Italia nella morsa dell’anticiclone africano: torna il caldo estremo. Temperature oltre i 40°C
Secondo gli esperti fino a metà agosto clima rovente, difficile anche di notte. A rischio le città lontane dal mare e la Pianura Padana

Dopo alcuni giorni di relativa tregua, l’estate italiana torna a infiammarsi sotto la spinta di un potente anticiclone subtropicale africano. Secondo quanto indicano gli esperti meteorologi, una nuova e intensa ondata di caldo è pronta a investire l’intero Paese, con temperature massime attese tra i 35°C e i 40°C, picchi di umidità molto elevati lungo le coste e nelle aree pianeggianti del Nord, e condizioni di afa che renderanno particolarmente difficile anche il riposo notturno.
A determinare questo scenario sarà l’espansione di una massa d’aria rovente in risalita dal Maghreb, che già in queste ore sta riscaldando la Spagna e il sud-ovest della Francia e che, secondo gli esperti, raggiungerà in pieno l’Italia a partire da giovedì 7 agosto 2025.
Le previsioni parlano chiaro: il caldo estremo interesserà inizialmente il Centro e il Nord del Paese, per poi estendersi rapidamente al Sud, con punte massime attese tra venerdì e sabato, in corrispondenza del fine settimana di San Lorenzo.
Le città più a rischio: fino a 40°C tra venerdì e sabato
Stando ai dati forniti dai meteorologi, le regioni centrali interne saranno le più colpite. Firenze e Terni potrebbero toccare i 39°C, mentre in Emilia e in alcune aree della Pianura Padana come Reggio Emilia, Mantova, Parma e Bologna, i termometri potrebbero salire fino a 37°C, con una percezione del calore ancora più elevata a causa dell’umidità. Anche al Nord-Ovest si prevedono picchi significativi: 36-37°C tra Alessandria e Asti, e valori simili a Bolzano.
Anche il Sud non sarà risparmiato, con valori attorno ai 37°C in Campania e Puglia, mentre la Sicilia, almeno nelle fasi iniziali, potrebbe godere di una situazione leggermente più clemente, con temperature inferiori rispetto al Centro-Nord.
Afa o caldo torrido? Dipende da dove ci si trova
Non tutte le aree del Paese sperimenteranno lo stesso tipo di disagio termico. Gli esperti chiariscono la differenza: il caldo torrido è secco, mentre quello afoso è associato a un alto tasso di umidità. Ecco perché nelle aree interne del Centro e Sud Italia si vivranno condizioni di caldo torrido, mentre la Pianura Padana e le zone costiere saranno invece dominate dall’afa, con temperature percepite ben più alte di quelle effettive.
Notti tropicali: stop alle finestre aperte
Uno degli aspetti più critici dell’ondata di calore sarà l’impatto sul riposo notturno. L’elevata umidità prevista in molte aree impedirà la dispersione del calore nelle ore serali, e le temperature minime notturne si manterranno ben oltre i 24-25°C in molte città. Come spiegano gli esperti, sarà quindi difficile dormire con le finestre aperte, come accade tipicamente durante le cosiddette “notti tropicali”.
Inoltre, l’interazione tra temperatura dell’aria e umidità relativa comporterà un aumento della temperatura percepita, condizione che può generare un forte stress termico soprattutto per soggetti fragili, anziani e bambini.
Tregua non prima del 16-17 agosto
Secondo le previsioni, questa nuova ondata di caldo non sarà breve. Il dominio dell’anticiclone africano potrebbe protrarsi almeno fino alla metà di agosto, con giornate sempre più difficili e notti poco rinfrescanti. L’ondata attesa nei prossimi giorni richiama per intensità quella vissuta a cavallo tra fine giugno e inizio luglio, quando l’anticiclone “Pluto” aveva portato temperature record in molte aree del Paese.
Gli esperti consigliano, quindi, di adottare fin da subito comportamenti adeguati: evitare l’esposizione diretta al sole nelle ore più calde, mantenersi idratati e ventilare gli ambienti con attenzione, soprattutto in assenza di condizionamento.