Insulti in auto: ecco quali sono i più usati (in dialetto) nelle principali città italiane
Il report del sito "Noleggioauto.it" in collaborazione con pagine e gruppi Facebook locali legati al tema del dialetto
Il popolo italiano, per nostra sfortuna, non si distingue per essere formato da abili guidatori. A dirlo sono i dati: in merito ai sinistri stradali, la Polizia di Stato ha fatto sapere che ce ne sono stati ben 70mila nel 2022 (+7,1% rispetto all'anno precedente), 1.382 dei quali mortali (+7,8% rispetto al 2021). Alla luce di questi statistiche, risulta fondamentale rammentare di fare sempre attenzione alla guida perché le insidie sono dietro l'angolo. Ma oltre che stare in allerta per la propria incolumità, bisogna saper essere in grado di divincolarsi da un altro importante rischio e cioè quello di venir insultati da altri automobilisti.
Sono davvero pochi coloro che nella vita non hanno mai avuto un diverbio di qualsiasi tipo con altri guidatori. D'altronde, l'insulto al volante risulta quasi un tratto imprescindibile dell'automobilista italiano. Ma quali sono quelli più usati nella nostra Penisola? Considerata la varietà del nostro linguaggio, tracciare un'unica classifica appare difficile. C'è chi però, sulla base di alcuni dialetti nazionali, ha realizzato uno studio per scoprire quali sono gli insulti più utilizzati alla guida nelle 10 città più popolose d’Italia. Ecco che cosa è emerso dal sondaggio del sito Noleggioauto.it in collaborazione con pagine e gruppi Facebook locali legati al tema del dialetto.
Gli insulti in auto più usati (in dialetto) nelle principali città italiane
Sulla base dei dati raccolti da noleggioauto.it, è Roma la città in cui gli automobilisti sentono di più il bisogno di rivolgere malauguri, per lo più coloriti, ad altri guidatori, complice anche il traffico insostenibile nelle strade della capitale.
Milano
1. “Testina” (= Stupido);
2. “Và a dà via i ciapp!” (= Vai a dare via le chiappe);
3. “Va a ciapà i ratt!” (= Vai ad acchiappare i topi).
Roma
1. “L’anima de li mort***i tua!” (= Sull’anima dei tuoi avi defunti);
2. “Va' mmorì ammazzato!” (= Che tu muoia ucciso da qualcuno);
3. “A deficienteee!” (= Deficiente).
Napoli
1. “Sta lota!” (= Sei fango!);
2. “Chitem****t!” (= Sull’anima dei tuoi familiari defunti);
3. “Guard' 'stu curnùt!” (= Guarda questo corn**o!).
Torino
1. “Beté!” (= Ebete!);
2. “Balengu!” (= Stupido!);
3. “Piciu!” (= Ca**o!).
Palermo
1. “Beistia!” (= Bestia!);
2. “Cos'enutile!” (= Sei una cosa inutile!”);
3. “Cuirnutu i to patri!” (= Tuo padre è un corn**o!).
Catania
1. “Talia a chistu!” (= Guarda un po’ questo qui!);
2. “Sciamunitu!” (= Scemo);
3. “Cunnutu tu e cu non tu rici!” (= Corn**o tu e chi non te lo dice).
Genova
1. “Belin!” (= Deficiente);
2. “Sciachelu!” (= Tonto!);
3. “Vattelu a piggia in tu cu!” (= Vallo a prendere nel cu*o).
Bologna
1. “Socmel!”
2. “Va cagher!” (= Vai a cag**e);
3. “Ch’ a ‘t vègna ‘n cancher!” (= Che ti venga un malanno).
Firenze
1. “Oh grullo!” (= Sciocco);
2. “Accident'a te e a chi t'ha cahato!” (= Mannaggia a te e a chi ti ha partorito);
3. “Vaffandomo!” (= Versione fiorentina dell’espressione italiana “vaffanc**o).
Bari
1. “Stu trem*ne!” (= Versione volgare di “stupido”);
2. “Mocche alla razza tó!” (= Accidenti alla tua stirpe);
3. “Le murte ca tine!” (= Siano maledetti i tuoi avi defunti).
Venezia
1. “Va' in mona” (= Vai in f*ga);
2. “Insemenio” (= Scemo);
3. “'E frecce ai indiani” (= Quando non si mette la freccia quando svolta)
Insulti alla guida: reati e sanzioni
Tuttavia, non tutti gli automobilisti sono a conoscenza dei rischi economici e penali nei quali possono incorrere insultando un altro guidatore. Le principali violazioni che possono essere inquadrate nel caso degli insulti alla guida sono tre: l’illecito civile di ingiuria e i reati di diffamazione e di minaccia. Se nel primo caso non si cade nel penale, la situazione è differente per i successivi, sia in termini legali che per quanto riguarda le sanzioni applicabili.
Al di là dei reati e sanzioni previsti per alcune tipologie di insulti, è preferibile non dover ricorrere a tali comportamenti. Se da un lato è consigliato mantenere la calma quando si è alla guida, dall’altro è anche auspicabile che gli automobilisti rispettino le regole stradali così da non attrarre verso di sé una serie di insulti, in dialetto o non.