Covid e VRS

Influenza, Covid e virus “cugini”: gli esperti consigliano il doppio vaccino. Il momento migliore per immunizzarsi

Vaccinarsi entro novembre resta la strategia più efficace per ridurre ricoveri e complicanze

Influenza, Covid e virus “cugini”: gli esperti consigliano il doppio vaccino. Il momento migliore per immunizzarsi

Si annuncia un autunno-inverno complesso sul fronte sanitario. Gli esperti stimano fino a 16 milioni di contagi in Italia tra influenza stagionale e altri virus respiratori. A destare preoccupazione non è soltanto l’influenza, ma anche i cosiddetti virus “cugini” – Sars-CoV-2,ancora in crescita nelle ultime settimane, il virus respiratorio sinciziale (Rsv) e i rhinovirus.

L’allarme degli esperti

Fabrizio Pregliasco, direttore della Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva dell’Università di Milano, ha tracciato lo scenario:

“Dopo due stagioni da record, anche quest’anno ci aspettiamo una circolazione sostenuta di virus influenzali e ‘cugini’ come rhinovirus, Sars-CoV2 e virus respiratorio sinciziale, con un impatto che potrebbe coinvolgere il 15-25% della popolazione, fino a interessare circa 16 milioni di italiani”.

Influenza, Covid e virus “cugini”: gli esperti consigliano il doppio vaccino. Il momento migliore per immunizzarsi
Fabrizio Pregliasco

Pregliasco sottolinea che i dati provenienti dall’emisfero australe, tradizionalmente un indicatore affidabile di quello che succederà in Europa, parlano chiaro:

“La stagione potrebbe essere intensa, con un aumento dei casi da metà ottobre e un picco invernale. La pressione sui servizi sanitari resta un rischio concreto, soprattutto per le fasce più fragili”.

Anche Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit), conferma le preoccupazioni:

“I dati dell’emisfero australe ci hanno detto che sono state registrate molte ospedalizzazioni. Se partiamo dal dato italiano dello scorso anno – 16 milioni di casi – e anche quest’anno buchiamo le vaccinazioni, avremo molti ricoveri che poi spesso diventano decessi. L’auspicio è che la campagna vaccinale parta rapidamente. Anche perché ci sarà il Covid, ci sarà il virus respiratorio sinciziale che si stima faccia 1.500 morti l’anno. Potrebbe essere una stagione complessivamente pesante”.

Come riconoscere l’influenza vera

Uno dei problemi per i cittadini sarà distinguere l’influenza dagli altri virus respiratori. Pregliasco spiega:

“Distinguere tra questi virus basandosi solo sui sintomi è spesso difficile. L’influenza vera e propria si manifesta con un inizio brusco della febbre, generalmente sopra i 38 gradi, almeno un sintomo respiratorio (tosse o mal di gola) e almeno un sintomo sistemico, come dolori muscolari e malessere generale. Negli adulti questi sintomi sono più evidenti, mentre nei bambini piccoli e negli anziani la febbre può essere meno intensa o assente. In generale, comunque, l’influenza ha un’evoluzione rapida, che si esaurisce in circa cinque giorni”.

I dati dello scorso anno

Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, nella stagione 2024-25 i virus influenzali hanno colpito 16 milioni di italiani, con 600 casi severi e 134 decessi. A preoccupare è anche il dato sulla vaccinazione: solo la metà degli over 65 si è vaccinata, ben lontano dall’obiettivo minimo del 75%.

Vaccinazioni: meglio entro metà novembre

Gli specialisti ribadiscono che la vaccinazione è la misura più efficace per proteggersi, pur non eliminando completamente il rischio di contagio.

“La vaccinazione resta la misura più efficace per proteggere se stessi e i propri cari, soprattutto i più fragili – ribadisce Pregliasco –. Non garantisce l’assenza totale dei sintomi, ma riduce del 70-80% l’intensità e previene le complicanze più gravi”.

Il periodo giusto per immunizzarsi, secondo il virologo, è da inizio ottobre a metà novembre:

“Il momento dei viaggi, baci e abbracci del Natale fa sì che il periodo della riapertura delle scuole sia il grande momento dell’influenza. Per arrivare protetti alla fase clou, la vaccinazione si può fare con serenità dai prossimi giorni fino a metà novembre”.

Un altro punto cruciale è la possibilità di co-somministrare più vaccini nello stesso appuntamento:

“È importante cogliere ogni occasione per vaccinarsi, anche integrando più vaccinazioni. Per esempio abbinando l’antinfluenzale al richiamo anti-Covid aggiornato, che è indicato per le stesse categorie”.

L’avvio della campagna in Lombardia

Alcune regioni sono già pronte a partire. In Lombardia, dal 1° ottobre, prenderà il via la campagna antinfluenzale. L’assessore al Welfare Guido Bertolaso ha spiegato:

“Il cronoprogramma che abbiamo predisposto ci consentirà di partire con ordine e rapidità, dando priorità ai più fragili. Si tratta di una campagna di prevenzione imponente, costruita sull’esperienza dello scorso anno e potenziata da una rete capillare di medici di famiglia, pediatri, farmacie e centri vaccinali”.

In Liguria gratuito per tutti

Sarà completamente gratuito per tutti, senza distinzioni di età o categorie a rischio, il vaccino antinfluenzale per la stagione 2025-2026 in Liguria. Lo ha annunciato l’assessore regionale alla Sanità, Massimo Nicolò, durante la presentazione della “task force influenza” della Regione.

La campagna vaccinale prenderà il via il 20 ottobre 2025 e punta a raggiungere il più alto numero possibile di adesioni.  Si tratta di una decisione senza precedenti a livello nazionale: la Liguria è infatti la prima regione d’Italia ad offrire il vaccino antinfluenzale gratuitamente a tutte le fasce d’età.

A sottolineare l’importanza della misura è anche Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie Infettive dell’Ospedale San Martino:

“Quest’anno ci aspettiamo fino a 20 milioni di casi in Italia, il che significa che circa un cittadino su tre potrebbe contrarre l’influenza. Per questo la vaccinazione rappresenta un’arma fondamentale, ma anche la gestione clinica dei casi sarà altrettanto cruciale”.

Vax day in Veneto

Partirà dal 1° ottobre 2025 anche la campagna di vaccinazione contro l’influenza nella Regione Veneto. Lo rende noto la Giunta. L’obiettivo è prevenire, soprattutto nei soggetti più fragili o con più di 60 anni, cure urgenti in pronto soccorso e ridurre la mortalità e i ricoveri ospedalieri.

Per facilitare l’accessibilità alla vaccinazione sono state programmate anche due giornate “Vax Day” regionali: sabato 26 ottobre e sabato 9 novembre. In queste date saranno organizzate sedute vaccinali dedicate da parte di tutte le ULSS. Per informazioni su come accedere o prenotare la vaccinazione in queste due giornate si rimanda ai siti della propria Azienda ULSS.

La Toscana parte dai fragili

Anche in Toscana, al via dal 1° ottobre la campagna di vaccinazione antinfluenzale e contro il Covid.

Si inizierà dalle Rsa, dove verrà somministrato il vaccino antinfluenzale ad alte dosi e quello contro il Covid da parte dei medici di medicina generale assieme al personale delle Asl. A seguire, dal 6 ottobre, le vaccinazioni saranno effettuate ai soggetti per i quali è raccomandata la vaccinazione dalle circolari ministeriali: negli ambulatori dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta oppure nei centri delle Asl, per cui è necessario prenotarsi sulla piattaforma regionale o nelle farmacie convenzionate che aderiscono alla campagna, a cui potranno rivolgersi le persone con più di sessanta anni.

Consapevolezza e comportamenti

Secondo un’indagine Human Highway per Assosalute, gli italiani affrontano i virus stagionali con maggiore consapevolezza rispetto al passato. Il 68,4% teme soprattutto per bambini e anziani, mentre l’81,8% riconosce l’importanza di un uso corretto dei farmaci di automedicazione, accompagnato – se necessario – dal consiglio di medico o farmacista.

Ci si augura che questo approccio più responsabile, si traduca in una maggiore adesione alla campagna vaccinale, soprattutto per ciò che concerne le categorie più a rischio.