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Influenza 2025: quando arriva il picco. Sintomi, decorso e quando è davvero necessario il Pronto Soccorso

Si fa ancora in tempo a vaccinarsi ma va ricordato che occorrono circa due settimane perché la protezione vaccinale si attivi

Influenza 2025: quando arriva il picco. Sintomi, decorso e quando è davvero necessario il Pronto Soccorso
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Il picco dell'influenza 2025 è in arrivo. Una serie di informazioni utili (anche a non sovraccaricare i Pronto Soccorso).

Influenza 2025: il picco è in arrivo

L'influenza stagionale ha costretto a letto, finora, più di cinque milioni di connazionali, ma il picco è atteso nei prossimi giorni dopo le feste. A fare da vettore sarà l’intensificarsi di incontri e momenti di convivialità nel periodo natalizio, nonché la prossima riapertura delle scuole.

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Influenza 2025

In base ai dati dell'ultimo rapporto RespiVirNet, sistema di sorveglianza integrata dei virus respiratori curato dall’Istituto Superiore di Sanità, pubblicato il 3 gennaio 2025, "nella settimana dal 23 al 29 dicembre vi è stata una lieve ma attesa diminuzione del numero di casi di sindrome simil-influenzale dovuta alla chiusura delle scuole per le festività". Inoltre, "il livello d’incidenza è pari a 9,9 casi per mille assistiti (10,5 nella settimana precedente), mentre nella stessa settimana della scorsa stagione l’incidenza raggiungeva il picco stagionale con 18,4 casi per mille assistiti".

Vaccino: "Anche last minute"

Secondo i dati provvisori del ministero della Salute si è vaccinato solo un over 65 su due. L'obiettivo è raggiungere una copertura vaccinale di almeno il 75% tra i gruppi a rischio.

Si fa ancora in tempo a vaccinarsi ma va ricordato che occorrono circa due settimane perché la protezione vaccinale si attivi. La vaccinazione è raccomandata dal ministero della Salute e offerta gratuitamente dal Servizio sanitario nazionale a gruppi di persone a rischio.

Maria Rosaria Campitiello, capo del Dipartimento della prevenzione, della ricerca e delle emergenze sanitarie del ministero della Salute:

"Ricordo, infatti, che vaccinarsi contro l’influenza è importante soprattutto nei soggetti fragili e negli anziani, per i quali è fortemente raccomandato, e si può fare presso il proprio medico di famiglia".

Precauzioni per non contagiarsi

Va ricordato che possono aiutare a prevenire il contagio alcune semplici regole quali:
-lavarsi regolarmente e di frequente le mani,
-usare la mascherina in luoghi affollati e se si è raffreddati,
-tossire o starnutire nella piega del gomito.

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Influenza 2025: sintomi

L’influenza stagionale esordisce con la febbre. Altri sintomi sono: raucedine, tosse, astenia, dolori muscolari e articolari, naso “chiuso” o che cola. Nella maggioranza dei casi la malattia si risolve in pochi giorni, ma è bene stare a riposo, al caldo, idratarsi bevendo molto.

Sul tema si è espresso anche il noto infettivologo, Matteo Bassetti:

"E dovremo dire a tutti i cittadini che, siccome questa è una forma influenzale lunga che porta ad avere la febbre per 3-4 o anche 5 giorni e con temperatura a 39-40°, di non correre in ospedale soltanto perché non scende. La febbre non scende perché è il normale corso dell'influenza - conclude l'esperto -. Si prendono gli antipiretici, si sta a casa. Evitiamo gli antibiotici ed evitiamo di correre nei pronto soccorso perché rischiamo veramente il tracollo".

bassetti
Matteo Bassetti

Usare i Pronto Soccorso con la testa

I pazienti fragili, con patologie pregresse e importanti sintomi influenzali in corso (come un’insufficienza respiratoria) hanno una legittima e giustificata necessità di recarsi al Pronto Soccorso. Ma come segnalano dalle urgenze, continuano anche ad arrivare anche anziani con problemi socio-assistenziali, che in diversi casi potrebbero trovare risposte fuori dall’ospedale, ma non le trovano per le carenze dell'assistenza sul territorio.

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Pronto Soccorso

Con l’aumento degli accessi in Pronto Soccorso. in molti ospedali si accentuano problemi ormai noti da anni, come "boarding" (pazienti che rimangono al Pronto soccorso in attesa di ricovero in reparto) anche su barelle - per ore, se non per giorni - e lunghe attese per i cosiddetti codici minori, ovvero casi non urgenti.

In generale, se l'influenza non passa, va allertato sempre il medico di medicina generale che visiterà il paziente ed è reperibile nei giorni feriali dalle 8 alle 20; mentre nei giorni feriali di notte - dalle 20 alle 8 - e in quelli festivi si chiama la guardia medica. Se non si ha bisogno di cure urgenti non bisogna recarsi in Pronto Soccorso: aiuta a non affollare aree dedicate a chi ne ha davvero bisogno, anche per salvare la stessa vita. E poi, si evitano lunghe attese, poiché i codici di bassa priorità inevitabilmente devono attendere, se vogliono una risposta in una struttura di emergenza urgenza.

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