sentenza che fa discutere

Infermiera No vax reintegrata dal giudice: avrà anche gli arretrati

Succede a Roma, ma l'Asl ha già annunciato che presenterà ricorso.

Infermiera No vax reintegrata dal giudice: avrà anche gli arretrati
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Una sentenza che farà discutere e che - come si suol dire in questi casi - farà giurisprudenza. Il verdetto arriva da Roma, dove un'operatrice sanitaria dell'Asl 6, sospesa dal lavoro perché non in regola con l'obbligo vaccinale, è stata riammessa al lavoro dal giudice. Che ha anche stabilito di restituirle gli arretrati e  valutare l'ipotesi di operare in smart working (ovviamente nel settore amministrativo).

Infermiera No vax sospesa: il giudice la riammette al lavoro

Il giudice del lavoro Giulio Cruciani ha stabilito che la donna potrà tornare sul posto di lavoro - se possibile in smart working - evitando contatti con il pubblico. Nelle motivazioni il togato spiega che  "siamo di fronte a  una grande azienda che sicuramente avrà mediamente scoperture di organico e, comunque, assenze per malattia, aspettativa, ferie".

A detta del giudice non è possibile discriminare  tra interesse sanitario e altri settori, e  neppure tra chi non vuole (ed è il caso dell'infermiera in questione) o non può vaccinarsi, perché i rischi per la salute pubblica sarebbero i medesimi.

La richiesta di sospensione dall'Ordine

L'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato, ha spiegato che l'Asl presenterà ricorso e chiederà anche la sospensione dall'Ordine:

"La Asl Roma 6 mi ha comunicato che farà ricorso contro la sentenza del giudice del lavoro per il reintegro di una dipendente No vax e chiederà la sospensione all'Ordine professionale degli infermieri. La Asl ha applicato la legge e peraltro nel frattempo le misure sono state estese, non solo al personale sanitario, ma anche a quello amministrativo del servizio sanitario. Rispettiamo le sentenze e faremo ricorso, ma voglio augurarmi che sia stata assunta una decisione in piena serenità".

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