In salvo in Italia la ragazza dagli occhi verdi immortalata da Steve McCurry
Con una nota ufficiale Palazzo Chigi fa sapere che Sharbat Gula, oggi 48enne, è stata accolta nel nostro Paese.
Due occhi verdi come fari, che hanno fatto luce sui conflitti di un Paese martoriato dalla guerra e dalla povertà. Era il 1985 quando il fotografo Steve McCurry cristallizzò lo sguardo di Sharbat Gula, una ragazzina afghana 12enne in un campo profughi del Pakistan: una delle foto più popolari del mondo. Oggi Shaebat è una donna quasi 50enne, nuovamente travolta dalla crisi afghana consumatasi la scorsa estate, con la presa del potere dei talebani. Il governo italiano ha annunciato che la protagonista dell'iconica foto è giunta a Roma, grazie a un programma di accoglienza e di integrazione, per i cittadini afghani.
La ragazza dagli occhi verdi di McCurry in salvo a Roma
Nel 2016 Sharbat Gula, che oggi ha 48 anni, è stata rimpatriata dal Pakistan, dov'era stata arrestata, dopo decenni di permanenza, per possesso di documenti falsi. I giudici pakistani hanno ordinato il suo rimpatrio in Afghanistan, dove il governo ha promesso di occuparsi dell’alloggio, dell’istruzione e della salute della sua famiglia. In quell’occasione fu accolta dall’allora presidente Ashraf Ghani, che le consegnò le chiavi di un appartamento a Kabul. Sharbat è stata costretta a sposarsi a 13 anni ed è madre di quattro figli (uno morto poco dopo la nascita).
Nella giornata di ieri, 25 novembre 2021, Palazzo Chigi ha reso noto:
"È giunta a Roma la cittadina afghana Sharbat Gula. Nel 1985, grazie alla fotografia di Steve McCurry, che l'anno precedente l'aveva ritratta giovanissima in un campo profughi di Peshawar per la copertina del National Geographic Magazine, Sharbat Gula acquisì notorietà planetaria, sino a simboleggiare le vicissitudini e i conflitti della fase storica che l'Afghanistan e il suo popolo stavano attraversando. Rispondendo alle sollecitazioni di quanti nella società civile e in particolare fra le organizzazioni no profit attive in Afghanistan hanno raccolto, dopo gli eventi dello scorso agosto, l'appello di Sharbat Gula a essere aiutata a lasciare il proprio Paese, la Presidenza del Consiglio ne ha propiziato e organizzato il trasferimento in Italia, nel più ampio contesto del programma di evacuazione dei cittadini afghani e del piano del Governo per la loro accoglienza e integrazione".
La storia dietro lo scatto
Come è arrivato McCurry a quello scatto? A raccontarlo è stato proprio il celebre fotografo che, passeggiando per il campo Nasir Bagh, sentì delle giovani voci provenire da una tenda adibita a scuola e si avvicinò chiedendo all’insegnante il permesso di immortalare con la sua macchina fotografica la lezione in corso.
“Mi accorsi subito di quella ragazzina. Aveva un’espressione intensa, tormentata e uno sguardo incredibilmente penetrante. Siccome era molto timida, pensai che se avessi fotografato prima le sue compagne avrebbe acconsentito più facilmente a farsi riprendere, per non sentirsi meno importante delle altre”.
La ragazza rimase sconosciuta, finché il fotografo non riuscì a trovarla nuovamente. Dopo un lungo e pericoloso viaggio, tornò nel paese ancora in guerra e la ritrovò, con la stessa carica emotiva con cui l’aveva lasciata.
“La sua pelle è segnata, ora ci sono le rughe, ma lei è esattamente così straordinaria come lo era tanti anni fa”.