Per ridurre le liste d'attesa

In Lombardia chi non si presenta alla visita medica pagherà il ticket anche se ha l'esenzione

L'annuncio dell'assessore al Welfare Guido Bertolaso: "Questione di rispetto verso tutti"

In Lombardia chi non si presenta alla visita medica pagherà il ticket anche se ha l'esenzione
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L'assessore al Welfare della Regione Guido Bertolaso ha parlato di questione di rispetto e di riduzione delle liste d'attesa. E in effetti è impossibile dargli torto. Da ora in poi anche in Lombardia chi non si presenta a una visita medica già fissata pagherà lo stesso il ticket anche se in possesso di esenzione.

Non ti presenti alla visita? Paghi lo stesso il ticket

Non si tratta di un provvedimento esclusivamente lombardo, ma si basa sul Decreto Legge del 7 giugno 2024  convertito in legge con modificazioni a fine luglio.

"I pazienti che non si presentano il giorno dell'appuntamento fissato dalle strutture sanitarie pubbliche o private convenzionate per effettuare una visita medica o un esame senza una giustificata disdetta, saranno tenuti al pagamento del ticket - si legge nel testo di una nota diffusa a firma dello stesso Bertolaso - Il pagamento verrà richiesto anche a coloro i quali hanno diritto all’esenzione".

Guido Bertolaso
Guido Bertolaso

Un'abitudine che allunga le liste d'attesa

Parliamo purtroppo di un'abitudine consolidata, che ha come effetto allungare le già congestionate liste d'attesa. Chi infatti sa in anticipo di non poter presenziare a una visita medica, lasciando libero il posto disdicendo per tempo lascerebbe vuoto uno spazio che potrebbe essere preso da qualcun altro.

"In Lombardia grazie all'intenso lavoro di recall messo in campo dalle nostre strutture e dal call center regionale, siamo riusciti a ridurre il cosiddetto "no show" al 10% rispetto al quasi 20% che avevamo registrato lo scorso anno. Si tratta di un risultato importante raggiunto anche con attività di sensibilizzazione verso i cittadini".

Ma ora con settembre la Regione ha deciso di tentare di migliorare ulteriormente i numeri.

"Per arrivare a ridurre maggiormente il fenomeno possiamo ora utilizzare lo strumento dissuasivo della legge che prevede il pagamento del ticket della prestazione non annullata anche per chi usufruisce di una esenzione, la maggioranza dei pazienti. Il rispetto verso gli altri deve essere garantito: in caso io non possa andare a fare la visita o l’esame devo provvedere ad annullare l’appuntamento di modo che qualcun altro possa usufruirne, se invece non mi presento pago il ticket. Non si tratta di una ‘sanzione’ ma di una richiesta di assunzione di responsabilità".

La disdetta deve avvenire entro due giorni lavorativi prima dell'appuntamento fissato - anche da remoto - in modo da ottimizzare le agende di prenotazione e migliorare la disponibilità delle risorse".

Commenti
Alma Virgiliola Riganti

Penso che la sanzione restrittiva non deve esistere. Oppure la disdetta puo' essere fornita anche un'ora prima della visita. In questo caso è l'ospedale a telefonare ai pz. in lista.

Antonio

Trovo un provvedimento molto giusto, però nella vita in qualsiasi momento possono avvenire problemi e inconvenienti e per forza maggiore può essere impossibile disdire 48 ore prima, una visita che magari è stata presa con tanta fatica visto che molte persone non possono permettersi economicamente una visita a pagamento.

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