In casa dell'accumulatrice seriale salvati 83 gatti: vivevano al buio tra escrementi e cadaveri di altri felini
"Le porte e le finestre erano bloccate dagli escrementi, e purtroppo, abbiamo trovato anche resti di animali morti. Una scena infernale"
Un vero e proprio scenario da incubo è quello che si sono trovati davanti i volontari dell'Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali) a Brescia: un appartamento di circa cento metri quadrati, completamente sommerso da urina ed escrementi di gatto, con 83 felini che si aggiravano al buio tra i resti di altri mici deceduti. Gli animali erano imprigionati nell’abitazione di una donna affetta da accumulo compulsivo e costretti a vivere in condizioni disumane.
Salvati 83 gatti in casa di un'accumulatrice seriale
La prima segnalazione, arrivata all'Enpa domenica 11 agosto 2024, riferiva di numerosi gatti che si intravedevano entrare e uscire da una finestra dell'appartamento. Immediatamente, la sezione Enpa di Brescia ha attivato un intervento con il supporto dell'Ats, della Polizia Locale e delle Guardie Zoofile.
"Non avremmo mai potuto immaginare la gravità della situazione dall’esterno" racconta una delle volontarie. "Osservavamo i gatti da fuori, ma quando siamo entrati per la prima volta è stato scioccante. Il pavimento era talmente ricoperto di sporcizia che era impossibile capire su cosa camminavamo. Le porte e le finestre erano bloccate dagli escrementi, e purtroppo, abbiamo trovato anche resti di animali morti. Una scena infernale."
Dopo gli accertamenti, si è scoperto che l'abitazione apparteneva a una donna di 58 anni, dall'apparenza curata e ben vestita, la quale credeva di prendersi cura degli animali nel modo corretto. La signora, collaborativa, ha accettato di far entrare i volontari per procedere con il recupero degli animali.
E ancora:
Il salvataggio è stato un'operazione lunga e complessa. "Il primo gatto che abbiamo recuperato era un cucciolo di neanche un mese, in condizioni critiche. Molti degli adulti erano debilitati a causa delle infezioni, mentre altri erano estremamente schivi, essendo vissuti per un tempo indefinito in quelle condizioni terribili, senza mai vedere la luce del sole e immersi nei propri escrementi. Qualcuno, non sappiamo chi, aveva aperto una finestra appena una settimana fa."
La donna è stata collaborativa
Secondo il racconto dei volontari la signora è stata incredibilmente collaborativa, nonostante le condizioni terrificanti dell'abitazione, si presentava curata e ben vestita. Pare che non si rendesse conto della situazione e fosse convinta di stare accudendo con amore i suoi animali.
Portati in salvo
L'operazione di recupero dei gatti si è conclusa lunedì 19 agosto, una settimana dopo l'inizio degli interventi. Degli 83 gatti salvati, 11 sono stati ricoverati presso strutture veterinarie per cure urgenti, mentre gli altri 72 sono stati trasferiti al canile sanitario.
Ora inizia il lungo processo di recupero: gli animali dovranno essere stabilizzati, identificati, sterilizzati e testati, prima di poter essere ricollocati. "Ci vorrà del tempo, settimane o addirittura mesi" ha commentato l'Enpa, "ma speriamo che presto tutti questi gatti possano trovare finalmente un posto sicuro nel mondo."