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In arrivo nei nostri ospedali 30 bambini sopravvissuti all'inferno di Gaza, salgono a 180 i minori accolti in Italia

Siamo al primo posto in Occidente per numero di evacuazioni e trasferimenti di pazienti provenienti dalla Striscia

In arrivo nei nostri ospedali 30 bambini sopravvissuti all'inferno di Gaza, salgono a 180 i minori accolti in Italia
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È previsto per questa sera, mercoledì 13 agosto 2025, alle 19.45, l’arrivo all’aeroporto di Roma Ciampino di un volo speciale con a bordo oltre 30 bambini palestinesi evacuati dalla Striscia di Gaza per ricevere cure mediche in Italia.

30 bambini da Gaza agli ospedali italiani

L’operazione, annunciata dalla Farnesina, rappresenta la più ampia evacuazione sanitaria organizzata dal nostro Paese dall’inizio del 2024. Il convoglio umanitario comprende tre voli messi a disposizione dall’Aeronautica militare che trasporteranno complessivamente quasi 120 persone, tra piccoli pazienti e familiari accompagnatori.

Oltre a Ciampino, gli aerei atterreranno anche a Milano Linate e a Pisa: da qui, i bambini saranno trasferiti nelle strutture ospedaliere specializzate sul territorio nazionale, pronte a garantire assistenza e terapie mirate.

Salgono a 180 i piccoli accolti in Italia

L’iniziativa si inserisce nel quadro del progetto “Food for Gaza”, estendendo l’impegno italiano dalla fornitura di aiuti alimentari all’assistenza medico-sanitaria diretta.

Grazie a questa nuova missione, sale a 180 il numero di bambini di Gaza accolti in Italia con le loro famiglie - circa 580 persone in totale - dal gennaio 2024. Con queste cifre, l’Italia si conferma il quarto Paese al mondo, e il primo tra quelli occidentali, per numero di evacuazioni e trasferimenti di pazienti provenienti dalla Striscia verso ospedali specializzati.

L'operazione

L’operazione è stata coordinata dalla Presidenza del Consiglio, in stretto raccordo con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il Ministero della Difesa, il Ministero dell’Interno e il Dipartimento della Protezione Civile, in collaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità e il Meccanismo Europeo di Protezione Civile.