Impossibili i controlli: in Austria il lockdown scatta sia per i No vax che per i vaccinati
Da lunedì 22 novembre per almeno dieci giorni restrizioni per tutti.
All'inizio ci hanno provato, schierando tutte le forze di polizia per i controlli. Ma non sono bastati 32.000 agenti in servizio e nel giro di un paio di giorni si è capito che il lockdown solo per i No vax era di fatto ingestibile. E così da oggi, lunedì 22 novembre 2021, l'Austria torna in lockdown totale per una decina di giorni. Poi si vedrà.
Controlli ingestibili: in Austria parte il lockdown per tutti
Si è parlato un po' ovunque di "modello Austria" pensando alla possibilità di restrizioni soltanto per i non vaccinati (che a Vienna e dintorni sono più del 30% della popolazione over 12). Ma l'esperimento - partito il 16 novembre 2021 - ha mostrato più di un buco sin dall'inizio.
Il ministro dell’Interno Karl Nehammer aveva annunciato la stretta in maniera chiara, chiarissima:
"Potrà succedere in ogni momento. Non importa dove o quando. Ogni cittadino austriaco deve aspettarsi di essere controllato dalla polizia".
E così per qualche giorno 32.000 agenti di polizia, ogni volta che hanno fermato un austriaco gli hanno posto anche la fatidica domanda: "Lei è vaccinato?".
L'obiettivo e il cambio di rotta
L'obiettivo - neppure troppo nascosto - era più che punire i non vaccinati convincerli a sottoporsi all'iniezione. Un risultato che è stato in parte raggiunto, anche se non nei numeri che il Governo di Vienna si attendeva. E così, a fronte di dati ancora non soddisfacenti e delle evidenti difficoltà a controllare le persone in strada, si è passati alle misure uguali per tutti.
Da oggi, lunedì 22 novembre 2021, dunque, l'Austria torna in lockdown. Il che vuol dire che gli austriaci potranno uscire di casa solo per andare al lavoro, acquistare beni di prima necessità o sgranchirsi le gambe nei pressi di casa. Ristoranti e bar potranno lavorare solo con l'asporto .Gli eventi sportivi si svolgeranno a porte chiuse e quelli culturali sono stati sospesi. Restano invece aperte le scuole, con la facoltà dei genitori di decidere se mandare in classe o meno i loro figli.
E in Italia?
La domanda, dato che il confronto con l'Austria tiene banco da settimane, sorge abbastanza spontanea? Se il lockdown per non vaccinati non è stato possibile in uno Stato che arriva a malapena a 9 milioni di abitanti (meno della Lombardia, per capirci), come sarà possibile farlo in Italia? La strada però sembra quella: è stato annunciato già nel week end e probabilmente sarà deciso a giorni. Rimane da vedere se e come la soluzione sarà applicabile...