Spettacolo della natura

Il video dell'avvistamento record di branco di 70 delfini al largo delle coste liguri

Si è trattato di un evento rarissimo, soprattutto nel Mediterraneo.

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Un evento più unico che raro, soprattutto nelle acque del Mediterraneo. E' un avvistamento record quello avvenuto al largo delle coste della Liguria dove, nei giorni scorsi, è stato segnalato il passaggio di un consistente branco di delfini che contava addirittura la presenza di 70 esemplari.

Avvistato branco di 70 delfini al largo della Liguria

Un avvistamento record che chiude in bellezza un mese d'oro per l’associazione Delfini Del Ponente di Imperia. Come raccontato da Prima Il Levante, infatti, i ricercatori liguri hanno immortalato in un video il passaggio di un branco di 70 delfini al largo del Comune ligure di Cervo. Qui di seguito lo spettacolare filmato che mostra i mammiferi marini saltare, uno dopo l'altro, al pelo dell'acqua, come in una sorta di messa in scena teatrale.

Come spiegato dall'associazione Delfini Del Ponente di Imperia, l'avvistamento record si è verificato nella giornata Halloween, lunedì, 31 ottobre 2022: durante una regolare uscita in mare per svolgere le consuete attività di avvistamento e monitoraggio, i biologi marini si sono ritrovati in mezzo ad un gruppo di oltre 70 esemplari di delfini tursiopi.

"Ci trovavamo a circa un miglio dalla costa di Cervo - spiegano Davide Ascheri e Elena Fontanesi di Delfini del Ponente - quando abbiamo avvistato i primi tursiopi saltare fuori dall’acqua. In un attimo ci siamo resi conto che non erano un paio di delfini, erano tantissimi. Ci siamo ritrovati nel gruppo più numeroso che avessimo mai avvistato in queste acque in oltre 4 anni di ricerca".

Un avvistamento rarissimo, soprattutto nel Mediterraneo

Ed effettivamente l’avvistamento del numeroso gruppo di tursiopi non è stato eccezionale solo per i ricercatori di Delfini Del Ponente. Si è trattato proprio di un evento per così dire, molto raro.

“Difficilmente i tursiopi formano gruppi così grandi nel Mar Mediterraneo - spiega il Presidente di Delfini del Ponente Davide Ascheri - Mediamente formano gruppi di 12 - 15 esemplari che nuotano insieme, quasi mai così tanti”.

Ciò che ha reso questo avvistamento ancora più emozionante per i ricercatori è stata poi la grande presenza di cuccioli all’interno del super gruppo di tursiopi.

“Ne abbiamo contati almeno 20, ma saremo più precisi sicuramente dopo la foto-identificazione” spiegano dall’Associazione.

E infatti in mare i ricercatori hanno scattato oltre 3.000 foto necessarie per identificare i tursiopi grazie ad alcuni segni unici e permanenti sulla pinna dorsale che permettono di capire se quel particolare esemplare è una “vecchia conoscenza” oppure un nuovo arrivato nelle nostre acque.

“Siamo appena all’inizio della procedura di foto-identificazione - spiega Davide Ascheri – Tuttavia, ci siamo resi conto già in mare, che la maggior parte sono delfini tursiopi che noi vediamo regolarmente, altri invece sono 'visitatori' ossia che avvistiamo in modo sporadico e altri sono delle vere e proprie new entry che non avevamo ancora catalogato nella nostra area di studio”.

Alla domanda su come mai si sia formato questo gruppo di tursiopi così numeroso una risposta certa non c’è:

“I tursiopi tendenzialmente non hanno gruppi familiari definiti o stabili. Non hanno legami stretti tra di loro, quindi, è difficile capire il motivo di questo assembramento così importante, sicuramente però possiamo dire che sono animali estremamente socievoli e potrebbero aver creato questo super gruppo per motivi alimentari o sociali”.

Non solo tursiopi: balenottere e capodogli a ottobre vicinissimi alla costa

Ma insieme all’avvistamento record di oltre 70 tursiopi, l’Associazione Delfini Del Ponente ha anche portato a casa altri momenti emozionanti come l’avvistamento di balenottere comuni, capodogli e stenelle striate vicine alla costa.

“Un mese da record quello di ottobre per il nostro team! E soprattutto l’avvistamento di 4 specie sotto costa in un mese autunnale come questo, quando il traffico marittimo è ridotto, è per noi un dato fondamentale e importantissimo per la ricerca”.

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