Fuga per la strada

Il video del lama fuggito dal Circo Orfei che percorre la "via dello jogging" a Genova

Polemica e scambio di accuse. I circensi: "Qualcuno ha aperto le gabbie". Gli animalisti negano

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Il tema degli animali "selvatici" a spasso per le città è di grandissima attualità. Dopo lupi e cinghiali (ma anche le polemiche sulla vicenda dell'orsa Jj4 in Trentino, che - va detto - è sempre rimasta nel bosco), ora è il turno del lama che scorrazza per le vie di Genova. Ma qui la spiegazione è molto più semplice: è scappato dal circo.

Lama fugge da circo e corre per le vie di Genova

Le immagini - ben presto diventate virali sui social - arrivano da Genova dove da qualche giorno in piazzale Kennedy staziona il circo Maya Orfei.  E proprio dai tendoni è fuggito il lama.

In molti lo hanno visto passeggiare e poi correre inseguito dal personale del circo su quella che nel capoluogo ligure è la "via dello jogging",   corso Italia.

Non sono mancate le reazioni ironiche, tra chi chiedeva se non si può fare una corsetta in tranquillità e chi domandava se non ci sono più le restrizioni Covid, "che se andavi a correre ti inseguivano i carabinieri".

La polemica con gli animalisti

L'animale - "Pino" il suo nome - è poi fortunatamente stato ripreso e non ha riportato nessuna conseguenza. Ma sulla vicenda è nata una forte polemica. Il circo ha accusato gli animalisti (che già nei giorni scorsi avevano contestato l'attività) di aver liberato il lama.

"Gli animali del circo non scappano o meglio ci sono una serie di barriere e cancelli che solo un umano può aprirli volutamente. Infatti questa mattina, un gruppetto di persone si sono intrufolate tra le scuderie del circo e nel momento che i guardiani stavano facendo il classico giro di controllo hanno aperto tutti i cancelli e protezioni delle scuderie invitando gli animali (Zebre, Lama, Pony, Cavalli) ad uscire dai recinti".

Accuse rispedite al mittente dalle associazioni animaliste, che hanno negato alcun coinvolgimento nella fuga dell'animale.

"Le associazioni Gaia Animali e Ambiente, Animalisti genovesi e Lav  in merito alla fuga per la libertà di un lama avvenuta stamane a Genova dal circo Madagascar, replicano alle generiche accuse verso gli animalisti, da parte di una responsabile del circo, di aver aperto le gabbie.

Di casi di fuga da parte di animali dai serragli dei circhi sono piene le cronache di questi anni in tutta Italia, nessuno ha mai accusato gli animalisti, sono quindi dichiarazioni gravi che andranno comprovate, molto più probabile si tratti di importanti carenze nell'organizzazione interna del circo.

Ci auguriamo che le autorità competenti chiariscano le responsabilità di questo fatto che ha messo a repentaglio la sicurezza dei cittadini e dell'animale stesso, ricordando però anche al Comune di Genova che è stato assegnato al Circo Madagascar, con molti animali prigionieri al seguito, un'area ridotta rispetto al passato a causa di un ampio cantiere presente in piazzale Kennedy, come sappiamo in centro città, quindi con una gestione degli spazi degli animali problematica.

Rivolgiamo l'ennesimo appello all'amministrazione comunale perché, dopo la partenza di questo circo, vada ad ospitare esclusivamente strutture di arte circense senza animali, molte e prestigiose ne esistono, attuando così l' ordine del giorno approvato all'unanimità il 4 aprile scorso dal Consiglio Comunale.

Sarebbe un esempio di civiltà per la città che si porrebbe all'avanguardia anticipando la legge nazionale che vieterà l'uso di animali nei circhi, già approvata lo scorso anno ma che attende i tempi lunghi dei decreti attuativi per entrare pienamente in vigore".

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