Progetto benefico

Il video dei comici per l'Ucraina: una raccolta fondi per dare cibo agli sfollati

Elio, Pucci, Bertolino e tanti altri insieme per dare una mano ai profughi e sostenere le mense di Černivci e Mostys'ka, città ucraine al confine con Romania e Polonia.

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Comici italiani uniti per l'Ucraina: la raccolta fondi per dare cibo agli sfollati

Insieme per dare una mano concreta a chi ne ha bisogno. E' questo l'obiettivo del progetto benefico che vede come protagonisti alcuni dei più esilaranti comici italiani uniti al fine di sostenere tutti coloro che stanno soffrendo a causa della guerra in Ucraina. Una raccolta fondi messa in campo per dare cibo agli sfollati, aiutando le mense di Černivci e Mostys'ka, due città ucraine al confine rispettivamente con Romania e Polonia. Tanti i volti noti che hanno partecipato: da Elio a Pucci, passando per Bertolino e Giacomo Poretti.

Comici uniti per l'Ucraina: la raccolta fondi per dare cibo agli sfollati

IL VIDEO:

Un'iniziativa semplice per dare una mano concreta. Come raccontato da Prima Milano, alcuni dei più importanti comici milanesi hanno deciso di aderire ad un progetto benefico per consegnare cibo agli sfollati ucraini.

Dai dai dai”: è questo l’invito di Enrico BertolinoRaul CremonaElioAndrea PisaniGiacomo Poretti e Andrea Pucci, protagonisti del video realizzato gratuitamente a supporto della raccolta fondi lanciata da Fondazione Fiera Milano e Fondazione Progetto Arca Onlus per le mense di Černivci e Mostys'ka, due città ucraine al confine rispettivamente con Romania e Polonia. Le due strutture realizzate e gestite da Fondazione Progetto Arca, grazie ai suoi 50 volontari, garantiscono ogni giorno oltre 3.000 pasti agli sfollati, prevalentemente donne e bambini, che fuggono dalla guerra.

Ecco come dare una mano

Privati e aziende possono contribuire versando il proprio contributo sul conto corrente Unicredit Banca IBAN IT35L0200801619000106043882 intestato a Fondazione Progetto Arca - Causale: Emergenza Ucraina o direttamente sul sito https://sostieni.progettoarca.org/campagna/dai-ucraina/ dove è possibile anche vedere il video dei sei artisti, pubblicato anche sui canali social delle due Fondazioni.

“Con il passare dei giorni e delle settimane è fondamentale non abituarsi alla sofferenza, mantenendo sempre altissima l’attenzione nei confronti di chi, in questo momento, vive una situazione tragica. Per questo continuiamo a impegnarci per aiutare la popolazione che da oltre 100 giorni è coinvolta nel conflitto” – spiega Enrico Pazzali, Presidente di Fondazione Fiera Milano. “Dopo gli aiuti alla fiera di Varsavia e a quella di Poznan, supportiamo ora Fondazione Progetto Arca nella sua preziosa attività ai confini con l’Ucraina. Questo video, realizzato grazie alla disponibilità degli artisti, che ringrazio dal profondo del cuore, vuole raggiungere il maggior numero di potenziali donatori, che siano aziende o privati cittadini e può essere condiviso da ciascuno sui propri canali di comunicazione”.

"Il primo aiuto, sempre"

“Sottolineo anche io la necessità di non abituarsi a questa guerra così vicina, che porta privazioni e sofferenze senza pari – ha dichiarato Alberto Sinigallia, presidente di Fondazione Progetto Arca – I nostri operatori e volontari sono presenti in questa emergenza umanitaria fin dal primo giorno di conflitto, fedeli alla missione che ci guida ogni giorno: ‘il primo aiuto, sempre’. Un semplice motto che è diventato una vera e spontanea missione anche per gli amici di Fondazione Fiera Milano e per gli artisti coinvolti in questa azione umanitaria. Ringrazio – conclude infine Sinigallia – tutti loro di cuore perché il sostegno unanime donato a noi va direttamente alle migliaia di sfollati ucraini che ogni giorno ci aspettano per mangiare, per recuperare le forze e per cercare un po’ di pace”.

I risultati della collaborazione

La collaborazione tra Fondazione Fiera Milano e Fondazione Progetto Arca per portare solidarietà ai profughi ucraini ha preso il via lo scorso 30 marzo, con il primo convoglio umanitario inviato alla Fiera di Varsavia, divenuta centro di accoglienza. Sono seguite altre spedizioni per un totale, ad oggi, di 22 TIR e oltre 170 tonnellate di prodotti alimentari (pasta, pane, riso, formaggio, cioccolata, cibo per bambini e acqua), per l’igiene personale, pannolini, stoviglie monouso, coperte, sacchi a pelo ed altri beni di prima necessità, oltre a giocattoli e pelouche.

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