la denuncia social

Il tennista Francesco Maestrelli contro gli haters: legge i terribili insulti quotidiani sui social

Una battaglia per fare in modo che non si accetti passivamente questa tendenza

Il tennista Francesco Maestrelli contro gli haters: legge i terribili insulti quotidiani sui social
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"Spero tanto che le cose cambino. Anche noi siamo delle persone in fondo"

Con questa frase il tennista Francesco Maestrelli riassume la difficoltà che si prova, quando si è esposti pubblicamente, a fare i conti con haters e leoni da tastiera che, sistematicamente, lo insultano o minacciano quando il risultato in campo non è quello che si auguravano.

Insulti e minacce social: la denuncia del giovane tennista

"Spero tua madre muoia di cancro", "Stupido bastardo", "La più grande spazzatura mai vista", "Fottuto bastardo, stupido idiota".

Sono solo una parte delle offese e delle minacce che il tennista pisano, 20 anni, Francesco Maestrelli denuncia con una storia sul proprio profilo social. Come racconta Prima Firenze, i toni diventano sempre più violenti quando il 20enne perde una partita. Non è la prima volta che succede.

E' quasi diventato una prassi, ma questa volta Maestrelli si è messo davanti al cellulare e ha letto uno ad uno i beceri commenti che gli sono stati rivolti. Parolacce e offese delle peggiori:

"Questo è tutto quello che mi arriva da persone che probabilmente non sanno chi sono - ha detto - . Come sono fatto né tantomeno come gioco a tennis".

Per Maestrelli si tratta di persone che "periodicamente scommettono sull'esito delle mie partite e si permettono di scrivermi tutto questo soltanto perché non hanno vinto la loro scommessa", ha aggiunto.

Una battaglia

Il giovane è una promessa del tennis. Attualmente occupa la 209ª posizione nel ranking ATP.  Lo scorso giugno è arrivato a raggiungere la 149a posizione. Ma dopo gli ennesimi insulti si dice stanco e avvilito. Al Corriere della Sera ha deciso di raccontare il perché del suo video su Instagram.

“Volevo mettere in risalto una situazione di cui si parla troppo poco. Ormai si è sviluppata una sorta di apatia generalizzata, figlia dell’abitudine. Ho deciso di farmi portavoce di una battaglia che riguarda tutti i tennisti: in molti, specie tra i coetanei, mi hanno manifestato vicinanza”.

Maestrelli ha spiegato che le ingiurie gli sono arrivate già prima di debuttare nel circuito dei professionisti. Allora era disorientato e spaventato, ma adesso ci ha fatto l’abitudine grazie ai consigli di persone a lui vicine. Lo sportivo non intende abbandonare i social:

“Sono parte del mio lavoro e li utilizzo perlopiù a scopo professionale”.

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