Il Tar di Trento ha sospeso l'abbattimento dell'orsa Jj4 fino al 27 giugno
E' comunque una decisione ancora temporanea, perché si concentra solo sulla sospensione dell'ordinanza di abbattimento
L'Orsa Jj4 è salva. Per ora. Il Tar di Trento oggi, venerdì 26 maggio 2023, ha pubblicato un'ordinanza che sospende fino al 27 giugno 2023 il decreto di abbattimento disposta dalla Provincia autonoma guidata dal presidente Maurizio Fugatti. Soddisfatte le associazioni animaliste.
Rinviata ieri la decisione
Il pronunciamento era atteso per ieri e davanti alla sede del Tar non è mancato un certo movimento: dentro i giudici impegnati a esaminare la pratica, fuori l'attesa degli animalisti, però delusa dei tempi del procedimento.
Oggi la svolta: l'orsa accusata d'aver ucciso il runner 26enne Andrea Papi il 5 aprile scorso a Caldes non sarà abbattuta.
Si tratta comunque una decisione ancora temporanea, perché si concentra solo sulla sospensione dell'ordinanza di abbattimento.
Per ottenere una sentenza definitiva, ancorché di primo grado, bisognerà aspettare il successivo trattamento nel merito e la data è ancora ben lungi da definirsi.
Cosa è successo ieri davanti al Tar
Associazioni animaliste in piazza
Anche lo scorso weekend a Trento erano andate in scena due manifestazioni contrapposte.
Sabato il corteo degli allevatori per chiedere la riduzione del numero di orsi e lupi in Trentino, domenica nella stessa piazza la contromanifestazione degli attivisti della campagna "No Casteller" da settimane impegnati nella protesta contro le politiche della Provincia autonoma di Trento nella gestione della fauna selvatica e in particolare contro il presidente Maurizio Fugatti, che nei giorni scorsi ha ricevuto dal numero uno del suo partito, Matteo Salvini, il via libera a correre di nuovo alle Elezioni provinciali previste in ottobre (anche se resta ancora in lizza anche Francesca Gerosa, candidata di Fratelli d'Italia).
Secondo gli animalisti la coesistenza tra uomo e orso è possibile e insistono nel chiedere la liberazione dell'orsa:
"Una coesistenza assolutamente può esistere, basta guardare gli esempi del Canada e dell'Abruzzo. Semplicemente nei 20 anni quasi del progetto Life Ursus non sono state attuate molte politiche che avrebbero reso la convivenza possibile e avrebbero evitato tragedie come quella della morte di Papi".
I dubbi ancora da sciogliere
La protesta è destinata a continuare. Si replicherà il 25 maggio 2023, davanti alla sede del Tar di Trento nel giorno in cui il tribunale amministrativo si esprimerà in merito le ordinanze al momento sospese per l'abbattimento dell'Orsa Jj4 e di un altro esemplare firmate dal presidente della provincia Fugatti.
"Ci auguriamo che il Tar chieda ulteriori approfondimenti - dicono gli attivisti - e cancelli l'abbattimento almeno in luogo di un trasferimento in una zona o una struttura simile al Casteller all'estero".
Già, perché i periti di parte degli animalisti hanno posto due dubbi da verificare (qui l'intervista): controllare che l'impronta dentaria di Jj4 non sia compatibile con le ferite sul corpo del runner e ricontrollare che il dna raccolto sia coincidente con l'orsa al 100%.