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Il Super green pass non è veramente "illimitato" secondo Burioni e Mantovani

Il virologo a Che tempo che fa: "Lo è per ora, fino a che...".

Il Super green pass non è veramente "illimitato" secondo Burioni e Mantovani
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Ospiti della puntata di che Tempo che fa di domenica 6 febbraio 2022 (storica per via di un'intervista a Papa Francesco) anche l'immunologo Alberto Mantovani e il virologo Roberto Burioni.

Fra i temi trattati le nuove disposizioni relative al Super green pass che, da ieri, 7 febbraio 2022, diventa illimitato per coloro che hanno la terza dose del vaccino anti Covid (guariti compresi, a patto che abbiano due dosi). Ed è proprio su questo tema che i due professori hanno fatto un importante distinguo.

Super green pass illimitato: non proprio

Incalzato dal conduttore Fabio Fazio, che ha chiesto se condividesse le nuove norme in arrivo relative al Super green pass illimitato, Mantovani - proprio in veste di esperto di immunologia - ha tenuto a chiarire:

"Sì, ma dobbiamo essere umili. Non sappiamo ancora quanto dura la memoria immunologica. E' un illimitato finché non avremo dati certi".

"E' un illimitato per modo di dire - ha quindi sintetizzato ancor più chiaramente Fazio - E' illimitato fino a che non avremo dati certi che ci consentiranno di stabilire un limite sicuro".

Come a suggerire che le cose, in virtù di nuove evidenze scientifiche, potrebbero comunque cambiare. Ad annuire anche il professor Burioni, che ha invece spiegato per quale motivo il numero dei decessi, nonostante il picco dei contagi Omicron dovrebbe aver iniziato la sua discesa, continuano ad essere così importanti:

"Resta altro il numero dei decessi perché i non vaccinati sono comunque un numero rilevante, anche nelle fasce più a rischio, e poi perché spesso i malati Covid vengono a mancare dopo settimane di malattia, quindi può volerci tempo per vedere il calo".

Quello che questa pandemia ci ha fatto capire è quanto sia importante un sistema sanitario organizzato, ha ribadito il virologo e professore del San Raffaele.

Ottimismo di Burioni

Roberto Burioni ha mostrato un cauto ottimismo, soprattutto in virtù dell'efficienza dei vaccini:

"Sono ottimista guardando ai dati di protezione del vaccino in relazione al ricovero, che funziona oltre il 90%. I dati - soprattutto i più recenti che arrivano dagli Stati Uniti - ci dicono che le tre dosi non proteggono completamente dal contagio ma lo ostacolano. Abbiamo un vaccino che sta funzionando per ora molto bene".

E ancora:

"Ogni dose di vaccino inoculato è un mattone in più per uscire da questa situazione".

Incentivare la vaccinazione dei più piccoli

Sempre a proposito di vaccino e di nuove norme, sebbene entrambi i prof. si sono detti concordi - in linea generale - con le nuove misure in vigore che, oltre al Super green pass illimitato, prevedono maglie più larghe per le scuole di tutti i gradi in caso di positività degli alunni, non hanno comunque mancato di ribadire l'importanza di vaccinare i più piccoli.

Burioni ha ribadito che si tratta di un vaccino "assolutamente sicuro" e che per stare davvero tranquilli sarebbe opportuno avere un numero più alto di bimbi vaccinati.

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