LO STUDIO

Il riso potrebbe diventare una minaccia per la salute entro il 2050

L'aumento delle temperature provocate dal cambiamento climatico provocherebbe un "bioaccumulo" più elevato di arsenico nelle piante di riso

Il riso potrebbe diventare una minaccia per la salute entro il 2050
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Il riso, un alimento che oggi sfama metà della popolazione mondiale, potrebbe diventare una minaccia per la salute in diverse aree del pianeta già nei prossimi decenni. Lo rivela uno studio internazionale guidato dalla Mailman School of Public Health della Columbia University, pubblicato su The Lancet Planetary Health, che ha messo in luce un legame preoccupante tra cambiamento climatico e aumento delle concentrazioni di arsenico nel riso.

Il legame tra clima e arsenico

Il riso, coltivato prevalentemente in terreni allagati, assorbe naturalmente arsenico dal suolo e dall’acqua. La forma inorganica di questo elemento è la più tossica e si accumula facilmente nei chicchi.

Il riso potrebbe diventare una minaccia per la salute entro il 2050
Il riso, coltivato prevalentemente in terreni allagati, assorbe naturalmente arsenico dal suolo e dall’acqua

Secondo i ricercatori, l’aumento delle temperature di oltre 2°C e le maggiori concentrazioni di CO₂ atmosferica alterano la chimica del suolo, favorendo un bioaccumulo più elevato di arsenico nelle piante di riso.

Anche siccità e scarsità di acqua, conseguenze dirette della crisi climatica, contribuiscono a concentrazioni maggiori, peggiorando ulteriormente il rischio per la salute.

I rischi per la salute

L’arsenico inorganico è classificato dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) come cancerogeno certo per l’uomo. Gli effetti dell’esposizione cronica includono:

  • Tumori al polmone, alla vescica e alla pelle
  • Malattie cardiovascolari
  • Diabete
  • Problemi cutanei
  • Effetti sullo sviluppo neurologico
  • Esiti avversi della gravidanza
  • Alterazioni del sistema immunitario

Secondo il professor Lewis Ziska, primo autore dello studio, “questi cambiamenti potrebbero portare a un aumento sostanziale del carico globale di cancro, malattie cardiovascolari e altri problemi di salute correlati all’arsenico. Affrontare questo problema ora è essenziale per evitare una crisi sanitaria e alimentare nei prossimi 25 anni".

Le proiezioni al 2050 e le possibili soluzioni 

Per valutare l’impatto, i ricercatori hanno studiato 28 varietà di riso coltivate in sette Paesi asiatici (Bangladesh, Cina, India, Indonesia, Myanmar, Filippine e Vietnam) utilizzando il metodo FACE (Free-Air CO₂ Enrichment) e tecniche di modellazione avanzata.

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Il riso è la base alimentare per miliardi di persone, in particolare in Asia

I risultati sono allarmanti: si prevede un forte aumento dei casi di cancro, soprattutto al polmone e alla vescica; un picco è previsto anche nelle malattie cardiache e nel diabete ed in Cina si è arrivati a stimare 13,4 milioni di casi di cancro legati al consumo di riso contaminato entro il 2050.

Gli esperti indicano diverse strategie per ridurre il rischio. Si va da una selezione vegetale di varietà di riso che assorbano meno arsenico, ad una migliore gestione del suolo nelle risaie e pratiche di lavorazione più sicure, fino ad una educazione dei consumatori e un monitoraggio costante dell’esposizione.