Incredibile

Il parroco non si presenta alla Messa e lascia i fedeli fuori dalla chiesa chiusa col lucchetto

Succede nella piccola chiesetta di Megna, nel Comasco. I fedeli si erano dati appuntamento alle 15, ma sono rimasti delusi

Il parroco non si presenta alla Messa e lascia i fedeli fuori dalla chiesa chiusa col lucchetto
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I fedeli erano lì, fuori dalla chiesa e aspettavano di celebrare Sant'Antonio nel piccolo edificio sacro a lui dedicato a Megna, in provincia di Como. Ma la Messa non c'è stata: il parroco infatti non si è presentato e ha lasciato la chiesa chiusa col lucchetto.

Como, il parroco non si presenta alla Messa

Tutto era stato concordato. L’ultimo contatto con il parroco, don Giovanni Giovannoni, c’era stato alle 12.30 di mercoledì 17 gennaio 2024 con una chiamata, poi chi aveva intenzione di assistere alla funzione era partito prima delle 14 a piedi, percorrendo i sentieri che portano all’Alpe di Megna in attesa della funzione, prevista per le 15. Ma una volta arrivati, hanno atteso invano: il parroco, infatti, non si è presentato.

La lunga attesa

Tutti erano fuori dall’edificio religioso, che dalla scorsa primavera è chiuso con un lucchetto:

"Alcuni volontari che hanno a cuore la chiesa l’avevano sistemata con piccoli interventi di manutenzione - spiegano alcuni fedeli al nostro portale locale Prima Como -  Non sappiamo per quale preciso motivo, ma questa cosa non era piaciuta al sacerdote che aveva deciso di non permetterne più l’ingresso. Nei mesi successivi gli animi si erano rasserenati e la questione si era risolta con un chiarimento e anzi don Giovanni aveva accolto la proposta di celebrare Sant’Antonio".

La chiesa di Sant'Antonio a Megna

Erano perciò state consegnate le chiavi ai volontari che nei giorni scorsi si erano dedicati alla preparazione della chiesa, pulendola e riempiendola di fiori.

"Le chiavi erano state riconsegnate al parroco, insieme a una busta con le offerte dei fedeli che erano state raccolte proprio per l’occasione. Tutto con la serenità di trovare don Giovanni a Megna mercoledì. Quando siamo saliti all’Alpe, il vecchio nucleo di case, quasi disabitato, ci ha accolto. Eravamo una quarantina. Ma del prete, nemmeno l’ombra e la chiesa era chiusa dal solito lucchetto..."

E così ai fedeli (che hanno provato senza successo a contattare il sacerdote) non è rimasto altro che scaldarsi di fronte a un piccolo fuoco acceso sul momento e recitare così qualche preghiera, prima di tornarsene a casa.

Commenti
Rosanna

Penso che la prima cosa da fare sarebbe stato chiamare il parroco sul cellulare.

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