Il paracadute principale non si apre durante il lancio, 50esimo compleanno col "brivido" per una prof
Per fortuna di Valentina Romano e dell'istruttore il paracadute di riserva ha fatto il suo dovere...
Di sicuro voleva provare un'esperienza adrenalinica. E più di così non si poteva. Un cinquantesimo compleanno con il brivido per Valentina Romano, professoressa del Liceo Giovio di Como, protagonista di un lancio con il paracadute... con l'imprevisto.
Il paracadute non si apre durante il lancio
Come racconta Prima Como, a regalare il lancio con il paracadute alla donna è stato il marito Jacopo, che ha deciso di esaudire un suo desiderio per il cinquantesimo compleanno. Sì perché, dopo tanti anni in cui ha coltivato il desiderio del paracadutismo, quest’estate la prof ha deciso di provare l’esperienza del lancio e così, accompagnata da un istruttore, è salita a circa 4mila metri da terra, su un velivolo.
Ma durante il lancio - con un istruttore - il paracadute principale non si è aperto ed è caduto a terra.
A raccontare l'esperienza è la stessa insegnante ai microfoni del nostro portale locale.
“In aria, inizialmente, l’istruttore mi ha indicato il primo paracadute che stava scendendo giù - spiega Valentina - come un palloncino sgonfio e quindi ormai inutilizzabile”.
Per fortuna c'era il paracadute di riserva, questo sì funzionante, che ha fatto la differenza nel salvare Valentina e l’istruttore.
“Io non mi sono accorta del pericolo, pensavo si stesse attuando una procedura normale - rivela Valentina - e quindi non c’era la paura; quando scendi in picchiata a 200 km/h diventa pure difficile riflettere”.
Nelle sue parole, dunque, non emerge la paura, bensì l’enorme gioia di un’esperienza indimenticabile.
“In questi giorni sto facendo esami a scuola, ma un lancio con il paracadute lo rifarei oggi stesso. Anzi lo consiglierei a tutti per mettersi in gioco e vedere il mondo da un’altra prospettiva”.
Nel mito di Icaro
Valentina insegna italiano e latino al Giovio e in un suo post su Facebook, pubblicato poco dopo l’atterraggio, emerge la sua formazione letteraria nel trasformare un particolare evento personale in immagini e vibranti sensazioni. In questo senso risulta significativo il suo richiamo al mito di Icaro che, rotte le ali, cadde nel mare.
Anche lei ha vissuto quella sensazione del vuoto e della possibile caduta, ma il secondo paracadute, quello di colore azzurro, le ha salvato la vita. Un colore che non considera casuale dato che richiama gli occhi di suo padre, di suo figlio, il colore del cielo ma anche del Como che tanto ama.
“Io sono super tifosa del Como e quindi per il lancio ho indossato una loro maglietta, per portare l’azzurro del Como in alto nei cieli”.
Come in una storia
Alla fine del post viene citato il marito, Jacopo, per questo regalo di compleanno del lancio, da lei tanto desiderato per i suoi cinquant’anni. Jacopo Boschini è un regista teatrale e una storia così probabilmente pensava di viverla più in scena che nella realtà.
“Mio marito era giù a guardarmi e quando sono scesa l’ho visto abbastanza sconvolto, non comprendeva bene tutto l’accaduto, avvolto dalla paura. Io ero esaltata dall’esperienza vissuta, ma capisco che da terra ci sia stata preoccupazione”.