note di solidarietà

Il nuovo video dei Pink Floyd contro la guerra si apre con piazza del Duomo a Milano

La band è tornata a suonare per l'Ucraina, alla quale andranno i ricavati di questo brano che si apre proprio con le manifestazioni per la pace in piazza Duomo a Milano.

Il nuovo video dei Pink Floyd contro la guerra si apre con piazza del Duomo a Milano
Pubblicato:

E' passato più di un quarto di secolo da quando i Pink Floyd hanno suonato assieme l'ultima volta: parliamo dei tempi di The Division Bell del 1994. L'uscita dell'ultimo brano dal titolo 'Hey Hey Rise Up' ha dunque una valenza storica ma, soprattutto, sociale e solidale: la band è infatti tornata a suonare per l'Ucraina, alla quale andranno i ricavati di questo brano che si apre proprio immagini tutte italiane, quelle delle manifestazioni per la pace in piazza Duomo a Milano.

Guarda il video

'Hey Hey Rise Up', il nuovo brano dei Pink Floyd per l'Ucraina

"Hey Hey Rise Up", il nuovo brano dei Pink Floyd per l'Ucraina, vede la collaborazione di David Gilmour e Nick Mason con il bassista Guy Pratt, alla tastiera Nitin Sawhney, con la voce di Andriy Khlyvnyuk della band ucraina Boombox.

Il video della nuova traccia registrata mercoledì 30 marzo 2022 usa la voce di Andriy tratta da un video che lo immortala mentre canta in Sofiyskaya Square a Kiev, in tuta mimetica e mitraglietta in mano. Il brano ucraino è 'Oh, The Red Viburnum In The Meadow', brano di protesta nato durante la prima guerra mondiale e ora conosciuto in tutto il mondo in seguito allo scoppio della guerra Ucraina-Russa, divenuto simbolo della lutta ucraina.

I Pink Floyd suonano per l'Ucraina

Un brano per l'Ucraina

I soldi raccolti con questo nuovo brano dei Pink Floyd andranno a sostenere l'Ucraina: gli stessi artisti hanno spiegato di voler raccogliere fondi per beneficienza e per alzare il morale. L'obiettivo della band è mostrare il proprio supporto e dimostrare che gran parte del mondo pensa che sia totalmente sbagliato invadere un Paese democratico indipendente.

L'artwork della traccia è un girasole, fiore nazionale dell'Ucraina,  dipinto dall'artista cubano Yosan Leon, ed è stato scelto come cover del singolo in riferimento alla donna che è stata vista dare semi di girasole ai soldati russi e chiedendo loro di metterseli in tasca in modo che,  nel caso fossero morti, i girasoli sarebbero cresciuti.

C'è anche un po' d'Italia nel nuovo video dei Pink Floyd

Pochi secondo dopo l'inizio dell'intonazione del brano le immagini del Duomo di Milano sono centrali, mentre manifestanti sventolano la bandiera ucraina durante una delle tante manifestazioni per la pace che si sono svolte in città, specialmente all'inizio del conflitto.

Milano - e l'Italia tutta - si è dimostrata fin da subito vicina al popolo ucraino, rinnegando la guerra e chiedendo a gran voce la cessazione di questo assurdo conflitto.

L'immagine del Duomo di Milano nel video

Un video vero e toccante

Nel video dei Pink Floyd vengono mostrati alcuni degli attimi più toccanti e sconcertanti della guerra in corso, che sicuramente a qualcuno è già capitato di vedere: immagini di combattenti che si nascondo dai colpi nemici, del militare che prova a fermare con solo il proprio corpo un carro armato russo, di soccorritori disposti a mettere a rischio la propria vita per salvare quella altrui, di bambini tratti in salvo mentre i loro padri si apprestano a combattere affinché possano avere un futuro libero.

Un brano che sa raccontare in una manciata di minuti una guerra che da un mese e mezzo ci ricorda l'importanza della pace.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Nitin Sawhney (@nitinsawhney)

Seguici sui nostri canali