Il metaverso ancora non c'è, la mappa virtuale del PoliMi: 144 le isole virtuali
L'Osservatorio ha censito ben 308 progetti internazionali e realizzati in 220 aziende a livello globale
Il metaverso ancora non è definito, ma si conferma il trend delle aziende che vi investono. A darne notizia il nuovo Osservatorio Realtà Aumentata e Metaverso della School of Management del Politecnico di Milano.
Il metaverso ancora non c'è, ma vi si investe
Parliamo di un ecosistema immersivo, composto da mondi virtuali interconnessi tra loro, in cui le persone possono non solo giocare, ma anche socializzare, lavorare, effettuare transazioni. Sono 141 i mondi virtuali attualmente esistenti: una parte è Metaverse Ready, cioè liberamente accessibile, persistente indipendentemente dalla presenza del soggetto, economicamente attivo, dotato di grafica 3D e interoperabile, cioè in grado di scambiare e utilizzare informazioni. Parliamo del 44% del totale, 62 piattaforme. Poi c'è il 33% in Open World, senza elementi in grado di supportare l'interoperabilità. Il 19% appartiene alla categoria Focused World, i cui progetti sono focalizzati in un settore specifico. E il 4% alla categoria Showrooming World, le vetrine virtuali.
Le aziende stanno mostrando forte interesse per i mondi virtuali. L'Osservatorio ha censito ben 308 progetti internazionali e realizzati in 220 aziende a livello globale, il 30% nel settore Retail, il 30% nell'Entertainment, il 17% nell'IT. E poi il 9% nel Finance e il 5% nel Food&Beverage. In futuro il metaverso potrà supportare addirittura i processi industriali attraverso la simulazione delle attività e della progettazione. Siamo, insomma, nella fase della pianificazione strategica, che va iniziata ora.
La maggioranza riguarda i settori del Retail (30%), dell’Entertainment (30%) e dell’IT (17%), ma si trova anche un 9% di progetti Finance and Insurtech e il 5% Food&Beverage. La maggior parte propone servizi per intrattenere la Community dei brand e attirare nuovi target, per aumentare la visibilità o fornire ai consumatori un nuovo touchpoint per l’acquisto di prodotti.
Interazioni tra virtuale e reale
Nella grande maggioranza dei casi (l’82%) è prevista un’interazione tra l’utente e il brand solo nel mondo virtuale, mentre nel 18% è previsto anche un collegamento con il mondo fisico, soprattutto tramite sconti ottenibili nel punto vendita, accessi esclusivi a beni o servizi reali, premi per le sfide.
"Di certo, il Metaverso sarà la prossima grande rivoluzione dell’interazione online in spazi virtuali condivisi e interconnessi in cui gli utenti possono muoversi, condividere e interagire tramite la propria rappresentazione digitale – spiega Valeria Portale, direttore dell’Osservatorio –. Ma il suo futuro è ancora tutto da scrivere. Solo alcuni dei mondi esistenti potranno diventare interoperabili e componibili. Di fatto, il Metaverso ancora non esiste, anche se già centinaia di milioni di utenti hanno iniziato muoversi e comunicare in questi spazi virtuali. Sta alle aziende ora costruire esperienze virtuali stimolanti e offrire value proposition significative”.