Il Jack Daniels per cani finisce in tribunale

Sembra una barzelletta ma è tutto vero, oltre che grottesco, talmente vero che la disputa è finita all’attenzione della Corte Suprema degli Stati Uniti. E il presidente Joe Biden ha ben pensato addirittura di schierarsi...

Motivo del contendere? Il noto brand di whiskey (sì, gli americani aggiungono quella e in più rispetto agli scozzesi) Jack Daniel's accusa di plagio e diffamazione i produttori di un giocattolo per cani che squittisce – esteticamente molto simile all’iconica bottiglia di whisky conosciuta in tutto il mondo – che si fa forte di un gioco di parole che suggerisce che il contenuto della finta bottiglia sia di cacca di cane.

Fino alla Corte Suprema

Nei giorni scorsi il tribunale ha discusso se l'azienda di giocattoli avesse o meno violato i marchi di fabbrica di Jack Daniel's. Il gioco a tema pupù ha fatto (inevitabilmente) ridacchiare i giudici. Il caso "Bad Spaniels Silly Squeaker" (nome ufficiale) creato da VIP Products, sta diventando popolarissimo negli Usa.

Il giudice Samuel Alito ha espresso scetticismo sugli argomenti di Jack Daniel's:

"Una persona ragionevole potrebbe pensare che Jack Daniel's abbia approvato questo uso del marchio?" ha chiesto a un certo punto, suggerendo che il giocattolo fosse un'inconfondibile parodia e legalmente accettabile.

Ma almeno un giudice ha dichiarato di non capire l'umorismo dietro la trovata, apparendo più propenso a pronunciarsi contro di esso. Insomma, ad aggiungere assurdità – ad una situazione che già sembra oltre l’assurdo – anche il fatto che potrebbe esserci un braccio di ferro fra i giudici. Infatti, la collega togata Elena Kagan ha tuonato: "Forse non ho senso dell'umorismo. Ma qual è la parodia?" Aggiungendo che il giocattolo è semplicemente un "prodotto commerciale ordinario" che fa leva sull'aspetto della bottiglia dell'azienda di bevande.

L'appoggio di Biden

Grande pubblicità inaspettata per la VIP Products, con sede in Arizona, che vende il suo giocattolo Bad Spaniels dal 2014 e da allora ha aggiunto alla propria linea Silly Squeakers di giocattoli da masticare che imitano bottiglie di liquore, birra, vino e soda. La sua parodia più evidente è il giocattolo "Tennessee Sour Mash Whisky”. E arriviamo al punto: la bottiglia originale del noto whiskey segnala il 40% di alcol nel prodotto, mentre la parodia presenta la faccia di un cane e avvisa che è composto dal 43% di pupù di cane, al "100% puzzolente". Ovviamente non è vero, è tutta plastica, ma “il divertimento” è anche quello.

L’oggetto, venduto a circa 20 dollari USA (circa 16 euro) segnala in caratteri piccoli: "Questo prodotto non è affiliato con la Jack Daniel Distillery".

Divertente o no, Jack Daniel's non si è divertito:

"Jack Daniel's ama i cani e apprezza una buona battuta tanto quanto chiunque altro", ha scritto l'avvocato dell'azienda Lisa Blatt in un deposito presso l'alta corte. "Ma a Jack Daniel's piacciono ancora di più i suoi clienti e non vuole che vengano confusi o che associno il suo buon whisky alla cacca di cane".

Blatt ha sostenuto che i giocattoli VIP Products siano fuorvianti e che l'azienda tragga profitto dalla "buona volontà di Jack Daniel".

Adesso veniamo alla parte seria: al centro di tutto questo c'è il Lanham Act, una legge sui marchi approvata dal Congresso nel 1949, che protegge i proprietari di un marchio registrato a livello federale da marchi simili che potrebbero creare confusione nei consumatori. Jack Daniel's ha affermato che un tribunale di grado inferiore ha sbagliato a schierarsi con VIP prima che il caso arrivasse alla Corte Suprema.

L'avvocato di VIP Products, Bennett Cooper, in tutta risposta ha dichiarato che Jack Daniel's "cerca di utilizzare il Lanham Act per mettere la museruola anche alla giocosa parodia di giocattoli per cani di VIP Products LLC".

E non è ancora finita: Jack Daniel's ha ricevuto il sostegno dell'amministrazione del presidente degli Stati Uniti Joe Biden e di importanti aziende, tra cui Nike, Campbell Soup Company, Patagonia e Levi Strauss.