NUOVO STUDIO

Il Covid al chiuso si può trasmettere anche a più di due metri

Sedici relazioni su diciotto hanno dato questi risultati. Torna d'attualità il tema del ricambio d'aria e sotto la lente finisce quella condizionata.

Il Covid al chiuso si può trasmettere anche a più di due metri
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La notizia era...nell'aria e purtroppo anche un po' immaginabile. Fatto sta che, complice il caldo di queste settimane, sul Covid è scattato l'allarme: al chiuso si può trasmettere a più di due metri.

E' il risultato di uno studio effettuato nel Regno Unito dalla UK Health Security Agency, pubblicata sul British Medical Journal, che ha comparato i risultati di 18 studi condotti tra il 2020 e il 2021.

Covid al chiuso, l'allarme

Purtroppo come detto, le indicazioni non sono incoraggianti e destano anzi più di una preoccupazione: in 16 di questi 18 studi è stata documentata la trasmissione del virus al chiuso oltre i due metri.

E tra i fattori che aumentano il rischio di trasmissione a "lunga distanza" ci sono il ricambio d'aria insufficiente, la presenza di flussi d'aria direzionale e attività associate a una maggiore emissione di "aerosol", come cantare o parlare ad alta voce.

Sotto la lente dunque i locali che presentano attività di intrattenimento, su tutte i Karaoke, le discoteche o quelli con musica diffusa dove per parlare è necessario inevitabilmente alzare la voce.

Ricerche scientifiche ancor più interessanti alla luce del balzo dei contagi di queste ultime settimane.

Covid allarme rosso al chiuso, l'importanza della ventilazione

Ecco allora che torna di attualità come del resto già era accaduto riguardo il tema della mascherina in classe da parte dei bambini, l'importanza della ventilazione.

Una questione sulla quale gli scienziati inglesi hanno invitato le autorità, i governi e i loro consulenti del mondo scientifico a portare avanti tutte le valutazioni del caso.

Il pericolo "chiuso" e aria condizionata

Nel brevissimo periodo, ovvero per l'estate e con l'utilizzo dell'aria condizionata non sembrano esserci i tempi per soluzioni adeguate, ma sicuramente la questione tornerà d'attualità con l'inizio dell'anno scolastico e con le frequentazioni nei locali esclusivamente al chiuso, da settembre in poi.

Del resto, anche il tema dell'aria condizionata è particolarmente "gettonato": già in Cina tempo fa era stato effettuato uno studio in una serie di ristoranti dove era risultato che ad essere contagiati dal Covid erano stati i clienti che avevano pranzato proprio sotto i bocchettoni dell'aria condizionata

 

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