CASI PARADOSSALI

Il Comune offre un lavoro ma non si presenta nessuno

Nessuno ha presentato la propria candidatura al bando per il censimento Istat. Accade nella "ricca" Brianza, prorogati i termini.

Il Comune offre un lavoro ma non si presenta nessuno
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Il Comune offre un lavoro ma non si presenta nessuno. Ma sui giovani "viziati", o meglio sulla "retorica" dei giovani senza voglia di lavorare è però polemica.

Complice anche la stagione estiva e i lavori cosiddetti stagionali, il dibattito sulle opportunità lavorative e la "voglia" di giovani e meno giovani di mettersi alla prova, torna prepotentemente d'attualità.

Il Comune offre un lavoro ma non si presenta nessuno

Come racconta Prima Monza, emblematica è la storia che arriva dalla "ricca" Brianza, nella fattispecie da Besana, dove il Comune cercava sei persone per effettuare le operazioni di censimento per conto dell’Istat.

Ma, alla scadenza dei termini delle domande, in Municipio hanno dovuto prendere atto che nessuno aveva presentato la propria candidatura.

In giro per il censimento Istat, ma nessuno vuole andarci

Chiaro, non il "posto fisso" tanto decantato da Checco Zalone e neppure uno stipendio lontanamente paragonabile a un qualcosa che possa far arrivare a fine mese.

Ma pur sempre un impegno retribuito: niente orario fisso, un periodo di lavoro che va dal 30 settembre al 22 dicembre, con possibilità di guadagno variabile a seconda dei cittadini interpellati.

In buona sostanza, da un massimo di 14 euro lordi a un minimo di 5 euro per ogni questionario compilato, maggiorati di 4 euro se l’operatore completa il percorso di formazione online con il superamento del test finale.

Il Comune ci riprova, prorogato il bando

Come hanno spiegato allargando le braccia i funzionari del Municipio, il Comune di quelle sei persone per il censimento Istat ha bisogno: ecco allora che i termini sono stati prorogati a mezzogiorno del primo agosto.

I requisiti richiesti sono minimi: età non inferiore a 18 anni, diploma di scuola superiore di secondo grado, conoscenza della lingua italiana, disponibilità agli spostamenti con mezzi propri.

La modulistica completa è disponibile sul sito internet comunale.

Ragazzi viziati senza voglia di lavorare? Solo retorica

Ma, come detto, il dibattito sul tema è destinato a infiammarsi. Lo scrittore (e cameriere in una famosa osteria di Roma) Sandro Bonvissuto, non ci ha girato troppo attorno per dire la sua.

"Avete rotto il ca..o con la retorica dei ragazzi viziati che non vogliono lavorare. Aumentano i prezzi, aumenta la benzina e poi non scendono più. Diminuiscono invece gli stipendi. Accade solo in Italia. E se nessuno vuole andare a lavorare per l'elemosina è perché la gente sta uscendo rinnovata da una profonda crisi esistenziale: la pandemia ha insegnato di nuovo alle persone il valore del proprio tempo, perché va tutto bene finché una mattina non te sveij sotto a un cipresso co la foto de ceramica. I ragazzi oggi sanno che non è il lavoro a nobilitare l'uomo, ma il contrario".

Un dibattito aperto che nelle scorse settimane aveva avuto un'enfasi clamorosa con la denuncia social di una ragazza di Napoli che si era vista offrire uno "stipendio" di 280 euro al mese per 10 ore di lavoro al giorno.

 

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