Oltre il danno la beffa

Il bagno chimico si ribalta con lui dentro: deve pure pagare 9mila euro

Incredibile a Milano. In primo grado lo sfortunato cittadino aveva vinto, ma in Appello è stato accolto il ricorso del Comune. Tutta colpa di un vandalo che ha dato un calcio al wc

Il bagno chimico si ribalta con lui dentro: deve pure pagare 9mila euro
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I bagni chimici non sono proprio un luogo che attira per igiene e buon odore. Ecco, immaginate di essere dentro e stare già turandovi il naso quando la cabina si ribalta e finite ricoperti di qualunque genere di schifezza. Ora pensate pure di dover pagare per quello che è successo... Assurdo, vero? E invece è andata proprio così a uno sfortunato cittadino di Milano.

Si ribalta dentro un bagno chimico a Milano

Per raccontare questa assurda storia dobbiamo fare un salto all'indietro nel tempo di sei anni, a una calda serata del giugno 2017. La zona è quella della Montagnetta di San Siro, ritrovo serale estivo di molti ragazzi. E qui il cittadino milanese, come racconta il Corriere, quando sente l'impulso di urinare, anziché rivolgersi a un albero decide di utilizzare uno dei bagni chimici messi a disposizione in zona dal Municipio.

Ma mentre è all'interno, qualcuno da fuori ribalta la cabina, e pure lui. Già a raccontarlo sale un senso di ribrezzo, immaginatevi a essere lì dentro... E così chiede quantomeno un risarcimento per la brutta disavventura.

La richiesta di risarcimento

A quel punto la palla passa al Tribunale, che in primo grado condanna il Comune a un risarcimento dei danni. Secondo i giudici, "la circostanza che il wc chimico non fosse ancorato al suolo ma solo appoggiato, e quindi non stabile e facilmente ribaltabile, ha rappresentato un notevole rischio per gli avventori". E dunque ecco che per lo sfortunato protagonista di questa storia arriva un risarcimento da 9.489 euro. 

Chiusa qui? Nemmeno per sbaglio, perché il Comune ricorre in Appello.

L'appello e la sentenza ribaltata

Secondo Palazzo Marino non ci sarebbero responsabilità imputabili all'Amministrazione nell'accaduto. Senza l'atto vandalico che ha causato il ribaltamento, insomma, il bagno chimico sarebbe rimasto al suo posto risparmiando al cittadino l'umiliante situazione.

Ma a cambiare le carte in tavola arriva soprattutto un testimone, che racconta di aver visto un ragazzo prima provare a entrare nel wc chimico e poi, avendolo trovato chiuso, sferrare un calcio fortissimo contro la struttura, causandone dunque il ribaltamento.

Ricostruzione che ribalta la decisione dei giudici:

"Nel caso di specie parte convenuta ha offerto adeguata dimostrazione della sussistenza del caso fortuito in quanto dalle prove testimoniali espletate nel giudizio di primo grado è emerso che il ribaltamento del wc mobile è stato determinato da fatto doloso del terzo soggetto, interrompendo il nesso di causalità tra la cosa in custodia e il danno. Neanche vale il fatto che il wc non fosse ancorato a terra perché è un dato di comune esperienza il fatto che i bagni mobili sono progettati e costruiti in modo da non richiedere alcun ancoraggio a terra".

Oltre il danno la beffa

Dunque, sentenza ribaltata e niente risarcimento. Il cittadino dovrà rifondere le spese di lite e sborsare 9.043 euro: 5mila euro per il primo grado e 4mila per il secondo.  

La prossima volta siamo sicuri che farà la pipì contro un albero...

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