I funerali di Roberto Maroni nella sua Varese, il monsignore: "Uno di noi"
Tanti i colleghi politici, non soltanto i compagni di partito ma anche Beppe Sala, l'ex premier Mario Monti e Letizia Moratti.
È il giorno dell'addio a Roberto Maroni, nella sua Varese. Alle 11 di stamattina, venerdì 25 novembre 2022, si sono tenuti i funerali, nella Basilica di San Vittore. I cittadini hanno potuto assistere alla celebrazione da un maxi schermo. Oltre a diversi esponenti del governo, al funerale ha partecipato lo stato maggiore della Lega, a partire dal segretario Matteo Salvini. In piazza anche i gonfaloni di diversi comuni e Regioni, tra cui quello della Regione Campania.
Il giorno dell'addio a Roberto Maroni
Come racconta Prima Saronno, la città è stata blindata per la cerimonia funebre dell'ex ministro e presidente della Regione. Militanti della Lega, amministratori del territorio, cittadini, ma soprattutto deputati, senatori e membri del Governo sono giunti nella Città Giardino per tributare l'ultimo saluto.
"È stato un orgoglio per la Lega e per l'Italia. La sua città e la sua comunità gli hanno dato il saluto più bello, è stato bello vedere anche altri sindaci di territori diversi e idee diverse. Era una persona seria", ha detto il leader della Lega, vicepremier e ministro Matteo Salvini.
L'ARRIVO DELLA PREMIER MELONI E LA RUSSA
Presenti anche la premier Giorgia Meloni, il presidente del Senato Ignazio La Russa, il presidente della Camera Lorenzo Fontana, Letizia Moratti, i tre governatori leghisti Massimiliano Fedriga, Attilio Fontana e Luca Zaia. Fra i ministri Giancarlo Giorgetti, Roberto Calderoli, Daniela Santanchè e Francesco Lollobrigida.
L'ARRIVO DEL SEGRETARIO DELLA LEGA MATTEO SALVINI
Non mancano il sindaco di Milano, Beppe Sala e l'ex premier Mario Monti.
Matteo Salvini
La Russa, Meloni
Letizia Moratti
Fedriga, Zaia, Fontana
Beppe Sala
Santanché, Monti
"Era uno di noi"
A celebrare la funzione Monsignor Giuseppe Vigezzi:
"La malattia ha disfatto il corpo di nostro fratello Roberto. Qui a Varese in questi giorni ho sentito dire spesso "era uno di noi". Che bello, quando un politico impegnato nelle istituzioni più alte riesce a farsi percepire vicino all'umanità della gente. Non ha mai rinnegato le origini umili da una terra laboriosa, le ha vissute con umanità, soprattutto quando tornava a Lozza, la sua isola di serenità dove non era il ministro ma il marito e il papà di una famiglia che amava sopra ogni cosa. Siamo qui ad affidare Bobo al Dio della Vita, perchè noi siamo il popolo che canta la speranza nella resurrezione. In questo momento siamo certi stia allietando il banchetto con l'altra sua passione, la musica, nata in oratorio, suonando alle celebrazioni e matrimoni, fino a metter su il gruppo dei Distretto 51 con gli amici. Ora ci piace pensarlo che canta per noi la gloria del Dio Vivente.
Occuperà quel posto al banchetto di Dio con il suo stile, capace di ascoltare e capire tutti, di vivere l'impegno politico come servizio ai cittadini, sempre con l'intento di costruire anche con gli avversari politici e mai per distruggere. Ha vissuto la politica nel segno della concretezza ambrosiana del fare del bene per il territorio".
Il Monsignore ha letto anche il messaggio dell'Acivescovo Delpini inviato per le condoglianze e il cordoglio alla famiglia e agli affetti di Maroni, ricordato come
"Figlio della terra varesina che ha assunto ruoli di primo piano nella politica italiana. Un uomo politico capace di passione e determinazione, senza aggressività, capace di prendere posizione e rispettare quelle diverse, di proporsi e farsi da parte. Di affrontare le prove della vita con serenità, anche nei tempi della malattia".
Le parole del figlio
Al termine della funzione, le commoventi parole del figlio Filippo:
"Non sei stato tanto presente ma ci hai sempre voluto un bene infinito. Ti sentivi in colpa per il poco tempo che trascorrevi a casa. Nei momenti di difficoltà hai capito che la famiglia poteva essere un porto, dalla quale potevi ricevere tanto. Non ci hai mai fatto mancare l’affetto".
L'ultimo saluto sulle note della sua band: Distretto 51. L'ultima canzone insieme. E dai compagni del gruppo, come dalla piazza, solamente due parole:
"Ciao Bobo".