Salmonella nell'hamburger bio: i prodotti e i lotti a rischio (da non mangiare)
Tris di richiami per i burger bio a marchio Fileni
Tris di richiami di hamburger bio per il rischio di presenza di salmonella. Il Ministero della Salute e i supermercati Coop hanno diffuso il richiamo da parte dell’operatore di tre lotti di hamburger di bovino biologico a marchio Fileni Bio.
Fileni Bio: richiamati hamburger per rischio salmonella
L'hamburger "incriminato" è venduto in confezioni da 180 grammi ed è stato prodotto dall'azienda Bioalleva Srl nello stabilimento di via Spineta 1374, a Vallese di Oppeano, in provincia di Verona (marchio di identificazione S4Y97).
I lotti a cui fare attenzione sono i seguenti:
Cosa fare se li avete acquistati
Se li avete acquistati è fondamentale controllare se il lotto del prodotto che avete in casa corrisponde a quelli richiamati (come sempre ricordiamo che tutti gli altri sono consumabili senza rischi). Nel caso i vostri rientrino tra i prodotti richiamati, allora dovete evitare di consumarli e riportarli al punto vendita per richiedere il rimborso o la sostituzione.
Per maggiori informazioni l'azienda ha messo a disposizione un numero di telefono 0733 606211 e una email qualita@fileni.it.
Salmonella: cosa è e i rischi
La salmonellosi è una malattia infettiva che colpisce l'apparato digerente. Provocata dai batteri del genere salmonella, viene trasmessa attraverso l'ingestione di cibi o bevande contaminate o per contatto e si manifesta prevalentemente con nausea, vomito, diarrea e dolori addominali.
In Europa la principale via di contaminazione dell’uomo è rappresentata dal consumo di alimenti contaminati:
- carne di pollo, tacchino e maiale
- molluschi bivalvi
- semi germogliati pronti al consumo
- uova e ovoprodotti
- prodotti lattiero-caseari a base di latte crudo
- frutta e verdura crude.
Gli animali domestici quali cani, gatti, uccelli, roditori e rettili (iguane e tartarughe d’acqua) possono rappresentare, seppur raramente, una fonte di infezione per l’uomo.
Salmonella: i sintomi
I sintomi possono variare dai semplici disturbi del tratto gastro-intestinale (dolori addominali, nausea, vomito, diarrea, febbre) fino a forme cliniche più gravi (batteriemie e infezioni extra intestinali) soprattutto nei bambini, anziani e nei soggetti immunodepressi. I sintomi della malattia si manifestano comunemente tra le 12 e le 36 ore dall’ingestione degli alimenti contaminati e si protraggono per 4-7 giorni. Solitamente la malattia ha un decorso benigno e autolimitante.