"Habemus Papam": chi è Dominique Mamberti, colui che darà l'annuncio
Settantatrè anni, il porporato è da tempo una figura di spicco della diplomazia vaticana: nominato cardinale proprio da Francesco

Alla vigilia del Conclave, il mondo guarda a Roma: a quel comignolo da cui si attende l'iconica fumata bianca. Ma anche (e soprattutto) attende quella frase: "Annuntio vobis gaudium magnum: habemus Papam".
Sarà Dominique Mamberti, cardinale protodiacono (cioè il cardinale diacono nominato da più tempo) di origini corse, a introdurre il 267° successore di Pietro, in uno dei momenti più carichi di tensione emotiva ed aspettative nel mondo cristiano.

"Habemus Papam": chi è Dominique Mamberti, colui che darà l'annuncio
Figlio di genitori originari della Corsica, nato in Marocco in epoca coloniale, divenuto arcivescovo francese e con papa Benedetto XVI segretario per i Rapporti con gli Stati: Mamberti, cardinale protodiacono, avrà il compito di pronunciare la frase "Habemus papam".

Settantatrè anni, il porporato è da tempo una figura di spicco della diplomazia vaticana. E' divenuto segretario per i Rapporti con gli Stati nel 2006 prima di assumere lo scorso anno il ruolo di protodiacono: colui che, appunto, è incaricato di presentare al mondo il nuovo pontefice a elezione avvenuta.
E' stato creato e pubblicato cardinale da Papa Francesco nel Concistoro del 14 febbraio 2015, della Diaconia di Santo Spirito in Sassia.
Dopo gli studi secondari si è iscritto alla facoltà di Giurisprudenza di Strasburgo. Poi ha seguito i corsi di post-grado all’università di Paris II, ottenendo i diplomi di studi superiori di Diritto pubblico e di Scienze politiche. Dopo essere entrato nel Pontificio seminario francese a Roma, è stato ordinato sacerdote per la diocesi di Ajaccio (Corsica) il 20 settembre 1981 a 29 anni. Ha poi seguito i corsi della Pontificia accademia Ecclesiastica e ha proseguito la formazione alla Pontificia università Gregoriana: qui, dove era stato già studente delle facoltà di Filosofia e di Teologia, ha conseguito la laurea in Diritto canonico sotto la direzione del gesuita Ignacio Gordon e di monsignor Bernard de Lanversin.
"Annuntio vobis gaudium magnum: habemus Papam", questa la formula prevista in latino. In italiano si traduce come "Vi annuncio una grande gioia: abbiamo il Papa".

A Conclave ormai chiuso, Mamberti presenterà il nuovo pontefice e comunicherà il nome che si sarà dato. A questo punto il neo-papa si affaccerà dalla loggia centrale della basilica di San Pietro per rivolgere il saluto ai fedeli e impartire la sua prima benedizione "Urbi et orbi".
Perché Mamberti?
Perché la scelta è ricaduta su Mamberti? La ragione sta nelle norme della costituzione apostolica: nell'ottobre 2024 il cardinale è divenuto il porporato più anziano appartenente all'ordine dei diaconi, uno dei tre che compongono il collegio cardinalizio insieme a quello dei presbiteri e a quello dei vescovi. C'è però una possibile variante di programma: se a diventare pontefice fosse proprio Mamberti, a pronunciare l'"habemus papam" non sarebbe lui ma un suo sostituto.