Dibattito aperto

Zingaretti spinge per una riduzione drastica del Green pass a sei mesi di validità

Intanto la Fondazione Gimbe rilancia: "Green pass a sei mesi e obbligo vaccinale per tutti i lavoratori a contatto con il pubblico.

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Green Pass a sei mesi, Zingaretti spinge per la "riduzione". Il Governatore del Lazio favorevole alla possibilità di una "cura dimagrante" per il certificato verde, ovvero una sua graduale limitazione da 12 a 9 o addirittura a 6 mesi.

L'aumento dei contagi e il rischio del ritorno a restrizioni sociali ed extra lavorative viste come uno spauracchio soprattutto in vista del Natale.

Green Pass sei mesi, si va verso una durata più ristretta?

Il dibattito sulla possibilità di "restringere" la durata del green pass a sei mesi del resto sta tornando di estrema attualità dopo il rialzo dei contagi. Uno scenario che di fatto ci sta portando ad affrontare quella che è ormai tutti gli effetti una "quarta ondata" della pandemia, con almeno quattro, cinque regioni che rischiano di andare incontro a nuove (vecchie) restrizioni e il Governo anche a interrogarsi sulla possibilità di prevedere lockdown ad hoc per i non vaccinati.

Una soluzione come noto adottata dall'Austria, sulla quale spingono alcuni governatori di Regione, ma che al momento non sembra trovare riscontro nel Governo. Di certo, invece, quello della riduzione del green pass è un tema più attuale e che troverà probabilmente più possibilità di condivisione. Tanto da portare appunto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti a una presa di posizione piuttosto importante

Green Pass a sei mesi, la posizione di Zingaretti, ecco il video:


Riduzione a sei mesi e obbligo vaccinale, le richieste della Fondazione Gimbe

Intanto, proprio oggi, in mattinata, rischiano di far discutere le richieste della Fondazione Gimbe, non tanto sul Green pass, quanto sulla richiesta avanzata di introdurre, almeno parzialmente l'obbligo vaccinale.

"Per ridurre il rischio di misure restrittive, è necessario ridurre la validità del Green pass a sei mesi e introdurre l'obbligo vaccinale, almeno per tutte le categorie di lavoratori a contatto con il pubblico - osserva Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe - Nello scenario attuale, caratterizzato dal progressivo aumento della circolazione virale e dalla riduzione dell'efficacia vaccinale che impone la dose di richiamo sono due le decisioni politiche che possono minimizzare il rischio di misure restrittive. La prima è ridurre a sei mesi la validità del green pass rilasciato a seguito di vaccinazione, in linea con le evidenze scientifiche sulla durata della protezione vaccinale e con le indicazioni per la dose di richiamo. La seconda è introdurre l'obbligo vaccinale sia per il ciclo primario, sia per la dose booster, almeno per tutte le categorie di lavoratori a contatto con il pubblico".

Lo stesso presidente dell'associazione ha invece manifestato perplessità sul modello adottato in Austria con la previsione del lockdown per i non vaccinati.

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