Aspettiamo sempre che le cose cambino, che gli altri si comportino diversamente, che la vita segua i nostri programmi, ma quante volte restiamo delusi scoprendo che non dipende da noi? La verità è che la felicità non arriva dall’esterno, nasce da uno sguardo diverso, quello della gratitudine.
Gratitudine, la chiave per la felicità
Essere grati non significa ignorare le difficoltà, ma scegliere di riconoscere ciò che funziona nonostante tutto. La gratitudine è la lente che ci permette di vedere ciò che spesso diamo per scontato.
Numerosi studi dimostrano che riduce lo stress, rafforza le relazioni e migliora il benessere psicologico. Il punto non è avere di più, ma saper apprezzare ciò che già abbiamo.
Questo non significa essere passivi di fronte a ciò che ci accade, ma fare una scelta consapevole di presenza. Ogni volta che scriviamo tre cose per cui dire “grazie”, alleniamo la mente a spostarsi dal vuoto al pieno, dalla mancanza all’abbondanza.
La felicità non nasce quando la vita corrisponde ai nostri piani, ma quando impariamo a dire “sì” a ciò che è, a vivere con pienezza anche le imperfezioni.
La gratitudine è un atto rivoluzionario che smette di rimandare la felicità a un domani incerto e la porta qui, ora. Forse non possiamo controllare ogni evento, ma possiamo sempre scegliere lo sguardo con cui attraversarlo e, a volte, basta cambiare sguardo per cambiare la vita.
Vassiliki Tziveli

Vassiliki Tziveli è giornalista e mental coach e cura una rubrica fissa su tutti i 51 settimanali del gruppo editoriale Netweek (più di 400mila copie settimanali in 4 regioni italiane: Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia e Liguria) oltre al nostro quotidiano online nazionale.