Giubileo 2025, nodo sicurezza e salute collettiva. Gli esperti: "Raduni di massa possono essere focolai internazionali"

Il Giubileo 2025 prenderà ufficialmente il via il 24 dicembre 2024, con l’apertura della Porta Santa della Basilica Papale di San Pietro, a Roma. La porta, poi, verrà richiusa a murata il 6 gennaio 2025, al termine dell'evento di portata storica e internazionale.

Fra poche ore Roma sarà, come nei tempi che furono, "caput mundi", quantomeno in termini di affluenza turistica e attenzione mediatica. Secondo il Dicastero per l'Evangelizzazione, che si occupa dell'organizzazione del Giubileo, si attendono a Roma intorno ai 30-32 milioni di pellegrini durante tutto l'Anno Santo, che si concluderà, appunto, il 6 gennaio 2026. Inutile dire che il picco sarà proprio nei giorni in cui la Porta Santa sarà aperta.

Un evento che porta con sé anche qualche preoccupazione, sia in tema di sicurezza - anche in virtù della recente strage di Magdebrugo - che per gli allarmi sanitari, lanciati da diversi esperti.

Giubileo 2025: fra poche ore si apre la Porta Santa. Il nodo sicurezza

I recenti fatti di Magdebugo hanno portato ad un innalzamento delle misure di sicurezza in Italia, come confermato dal Viminale. Antonio Ricci ha voluto verificare le promesse del ministro Piantedosi con un videoesperimento. Valerio Staffelli, ha tentato di accedere con un'auto in piazza Duomo, a Milano, gremita da turisti e cittadini per i mercatini di Natale.

Il volto noto di Striscia non ha avuto grossi problemi...

"Dopo Magdeburgo e in vista del grande appuntamento del Giubileo, abbiamo alzato in maniera importante la soglia del livello di attenzione soprattutto nelle grandi città, ma anche nel resto del Paese: c'è una situazione di allerta, ma non di allarme né di allarmismo" ha detto Nicola Molteni, sottosegretario all’Interno. "Confidiamo sulla capacità della nostra intelligence e dei servizi di prevenzione, sulla professionalità delle nostre Forze dell’Ordine. È stato immediatamente riunito il Comitato di analisi strategica antiterrorismo e diramata una circolare alle Prefetture, alle Questure, proprio per articolare in maniera puntuale il controllo del territorio, soprattutto nei luoghi particolarmente critici e delicati, dove c’è maggiore aggregazione come le stazioni, le metropolitane, gli aeroporti", ha aggiunto.

"L'appuntamento del Giubileo lo abbiamo preparato in maniera capillare con un impegno fondamentalmente che va in due direzioni: da una parte avere un dispiegamento di mezzi e uomini in una logica di pronto intervento e il secondo momento importante quello dell'attività di intelligence, che come prevenzione, mi permetto di dire nel nostro paese è molto all'avanguardia” ha chiarito il ministro Piantedosi. "L'attentato di Magdeburgo -  ha sottolineato ancora il titolare del Viminale - ci dice che possono esserci atti di emulazione che potrebbero essere compiuti da 'cani sciolti' e che richiedono mezzi anche molto limitati". Ma "mi sento di lanciare il messaggio per pellegrini e turisti di venire a Roma e in Italia con tutta tranquillità perché non c'è nessuna analisi compiuta che debba indurre ad avere paura rispetto a fenomeni che in qualche modo si possano preannunciare".

L'allerta sanitaria

Non c'è soltanto il tema della sicurezza, sul tavolo.  Ad alzare l'attenzione è il direttore Malattie Infettive dell'ospedale policlinico San Marino di Genova, Matteo Bassetti.

L'esperto ha lanciato un allarme sui rischi sanitari rappresentati dall'enorme afflusso di pellegrini durante l'Anno Santo, previsti in circa 30 milioni. Una buona parte partiranno dai Paesi del Sud America:

"Questo ci deve allertare nel sensibilizzare il sistema sanitario sulle malattie di quella zona del pianeta" ha detto Bassetti. Si deve fare una lavoro di prevenzione sulle zanzare e sui chi potrebbe portare la malattia qui - ha continuato Bassetti riferendosi nello specifico alla Dengue - . Dobbiamo poi vedere se il 2025 sarà un anno particolarmente caldo, e già a maggio iniziare a disinfestare le zone di Roma dove possono annidarsi le zanzare e abbatterne il numero. Insomma dobbiamo evitare di creare le condizioni di possibili focolai di Dengue come accaduto a Fano".

A fargli eco anche l'epidemiologo Massimo Ciccozzi che è tra gli autori di un'analisi sui rischi sanitari legati al Giubileo:

 "Serve fare il monitoraggio di tutte le persone a seconda del Paese da cui provengono: ogni nazione può avere una particolare endemia dovuta ad un virus che potrebbe arrivare qui da noi. Poi va detto alle persone come comportarsi sui mezzi pubblici o nei luoghi affollati soprattutto ora che è inverno. E poi consiglierei l'uso della mascherina per evitare i contagi. Se ci ricordiamo l'epidemia di Mers è scoppiata proprio durante il pellegrinaggio a La Mecca in Arabia Saudita, ma penso anche a quello che è accaduto ad Haiti con il colera. Movimenti di massa di persone possono essere la causa di epidemie di virus respiratorio".

Per l'immunologo clinico Mauro Minelli della Fondazione per la Medicina personalizzata (Fmp):

"I raduni di massa possono avere un grande impatto sulla salute, in particolare sull’insorgenza di focolai di malattie infettive a livello internazionale".

Qualche numero

Durante i quasi 13 mesi del Giubileo 2025 Roma si aspetta di ospitare tra i 30 e i 32 milioni di pellegrini. La Città Eterna ha messo in moto una macchina di opere di riqualificazione e oltre 1.000 cantieri per un totale di 4 miliardi di investimenti al fine di farsi trovare pronta ed offrire ai pellegrini i miglior servizi possibili in termini di mobilità e accoglienza.

Il numero, a ridosso dell'evento è lievitato, attestandosi a circa 50 milioni.