Aveva 98 anni

Giorgio Napolitano è morto

Negli ultimi giorni le sue condizioni si erano fatte particolarmente critiche, poi la situazione è precipitata

Giorgio Napolitano è morto
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E' morto il  presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano. L'ex capo dello Stato, 98 anni, compiuti il 29 giugno 2023, si trovava ricoverato allo Spallanzani di Roma e negli ultimi giorni le sue condizioni si erano fatte parecchio critiche.

Protagonista di rilievo della politica nostrana per oltre mezzo secolo, nonché primo Capo dello Stato, della storia italiana, ad essere stato eletto per un secondo mandato.

Giorgio Napolitano è morto

Le condizioni di salute di Napolitano erano particolarmente critiche da qualche tempo: a maggio 2022 era stato operato all’Istituto Spallanzani di Roma, mentre il 24 aprile 2018 venne operato all’ospedale San Camillo per una dissecazione aortica parziale. Nelle ultime ore la situazione starebbe peggiorando ulteriormente.

Giorgio Napolitano: la vita politica

Napolitano è stato uno storico dirigente del Partito comunista italiano – capo della corrente dei “miglioristi”- presidente della Camera e ministro degli Interni, nonché primo presidente delle Repubblica a essere eletto per due mandati: il 15 maggio 2006 e poi una seconda volta il 22 aprile 2013, in questo caso restando in carica meno di due anni. Ha attraversato tutti i momenti più significativi della recente storia italiana: dalla Liberazione allo scioglimento del Pci. E ancora Tangentopoli e la Seconda Repubblica. E’ stato, infatti, parlamentare quasi ininterrottamente dalla seconda alla 12esima legislatura, dal 1953 al 1996, saltando solo la quarta.

Il borghese che scelse il partito degli operai

Nato a Napoli nel 1929, da una famiglia liberale – padre avvocato e saggista e madre di nobili origini piemontese – dopo gli studi classici, nel 1942 si iscrive alla facoltà di giurisprudenza dell'Università Federico II di Napoli. Non tutti sanno che, negli anni universitari, il giovane Giorgio ebbe modo di coltivare la sua passione per arte e teatro, con amici del calibro di Francesco Rosi, Giuseppe Patroni Griffi, Antonio Ghirelli, Raffaele La Capria e Luigi Compagnone. Il ragazzo borghese, dei palazzi aristocratici e delle vacanze a Capri, scelse poi il partito che difendeva gli operai: il Pci.

Enrico Berlinguer e Giorgio Napolitano

Dopo la laurea ha inizio la sua longeva carriera politica: eletto deputato nel 1953 – e successivamente sempre riconfermato (tranne che nella IV legislatura) nella circoscrizione di Napoli. Fino ad assurgere al Colle. Il 14 gennaio 2015 Napolitano ha rassegnato le proprie dimissioni da Presidente della Repubblica, preannunciate nel suo ultimo messaggio di fine anno (31 dicembre 2014) e dovute alle difficoltà legate all'età. Alla scadenza naturale del secondo mandato, prevista per il 22 aprile 2020, qualora l'avesse completato, Napolitano avrebbe avuto quasi 95 anni.

Quell'eleganza e quel "Re Giorgio"

Il retrogusto della sua estrazione aristocratica non è mai andato perso, in una celebra puntata de "L'intervista", alla corte di Maurizio Costanzo, Napolitano svelò alcune debolezze, scorci di vita familiare il grande, lunghissimo amore per la moglie Clio. Correva l'anno 2016.

Napolitano intervistato da Costanzo

Non si sottrasse nemmeno quando il celebre giornalista gli chiese di rendere conto di quel soprannome “Re Giorgio”:

"Una simpatica battuta. I giornalisti si divertivano un po' con questa storia di re Giorgio anche per delle vaghe somiglianze con Umberto di Savoia. Che ci fosse poi malizia nel ritenere che il mio comportamento al Quirinale fosse esercitato in maniera energica e determinata non sta a me dirlo".

Questa abile ed elegante capacità si sfilarsi, senza mai scendere direttamente nell’arena, ben coglie e restituisce appieno lo spirito di Giorgio Napolitano.

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