Gaffe del Governo: pensa che Facebook abbia sede a Reggio Emilia, ma si tratta di tutt'altra azienda...
L'errore del Ministero del Lavoro in risposta all'interrogazione parlamentare di Emiliano Fossi (Pd)
Quando si dice "scambiare Roma per Toma" si intende confondere una cosa per un'altra non riuscendo a comprendere fino in fondo il senso di quello che è stato detto. Altre parole non potrebbero essere più azzeccate di queste per descrivere l'ultima gaffe del Ministero del Lavoro che, nel rispondere a un'interrogazione parlamentare sollevata da Emiliano Fossi (Partito Democratico), ha scambiato la multinazionale Meta di Mark Zuckerberg, che gestisce Facebook, WhatsApp e Instagram, per un'azienda con sede a Reggio Emilia. Vediamo nel dettaglio le ragioni del misunderstanding dell'Esecutivo e in particolare del Ministero del Lavoro.
Gaffe del Governo: scambia Meta con un'azienda di Reggio Emilia
Come raccontato da Prima Reggio Emilia, il Ministero del Lavoro del Governo Meloni, nel rispondere a un'interrogazione parlamentare di Emiliano Fossi (Partito Democratico), ha scambiato Meta di Mark Zuckerberg per un'azienda con sede nel capoluogo di provincia emiliano che, rispetto alla multinazionale della Silicon Valley, ha tutt'altra natura e organizzazione.
L'origine del malinteso, come detto, ha riguardato la replica ministeriale all'interrogazione parlamentare sollevata dall'esponente del Pd che voleva avere delucidazioni sulla situazione dei dipendenti della sede di Meta di Milano:
"In una lettera ai lavoratori venne annunciato a inizio novembre il taglio del 13 per cento del personale, quantificato in oltre 11mila dipendenti. Nonostante la maggior parte dei dipendenti di Meta si trovino negli Stati Uniti, esistono sedi nazionali anche in Italia. Da quanto emerge dai media la sede italiana di Milano sarà interessata da 22 licenziamenti a fronte di 127 dipendenti. E non è ancora chiaro cosa succederà ai dipendenti al termine della procedura di licenziamento collettivo".
Sull'argomento, la risposta del Governo, per quanto non ha tardato ad arrivare, ha però frainteso l'oggetto dell'interrogazione parlamentare.
Il Ministero del Lavoro diretto da Marina Calderone ha messo nero su bianco i provvedimenti che verranno messi in atto nei confronti della sede dell'azienda, situata in via Oberdan a Reggio Emilia, e ha annunciato anche un verbale d’accordo in cui l’intervento della cassa integrazione straordinaria è richiesto per un numero massimo di 41 lavoratori.
"L’azienda si impegna a ricollocare su unità produttive site in Reggio Emilia i dipendenti che non si renderanno disponibili ad aderire al piano di esuberi. Allo stato non sono state invece riferite analoghe iniziative rispetto alla sede di Milano, né l’Ispettorato del lavoro di Milano ha comunicato sussistere precedenti ispettivi per quanto riguarda la società Meta.
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha fatto presente che non è stato attivato un tavolo ministeriale che coinvolge la sede della multinazionale Meta, dichiarandosi disponibile a valutare iniziative finalizzate alla salvaguardia dell’attività aziendale e alla tutela del perimetro occupazionale".
Di quale azienda parla il governo?
Fossi, accortosi dell'errore, ha voluto rendere pubblica la gaffe anche su Facebook, senza trattenersi dal mandare frecciatine:
"Con la…meta questo governo ha dei problemi: non ne raggiunge mai una".
L'azienda con sede a Reggio Emilia sembra essere la Meta System, specializzata in sistemi elettronici avanzati per il settore automobilistico, che a quanto pare ha avviato anch'essa un procedimento di ridimensionamento del personale.
Ma basterà questo per distogliere l'attenzione dalla mancanza di conoscenza e informazione da parte di organi competenti su un problema così delicato e importante, peraltro ormai noto a tutti?