Caro Babbo Natale La CANTO per BENE

Fondazione Andrea Bocelli: aiutare tutti a esprimere il proprio potenziale

Il Maestro Andrea Bocelli e il direttore generale della Fondazione, Laura Biancalani, raccontano l'impegno filantropico di ABF in Italia e nel mondo

Fondazione Andrea Bocelli: aiutare tutti a esprimere il proprio potenziale
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Quest’anno il nostro gruppo editoriale Netweek ha rilanciato la tradizionale iniziativa “Caro Babbo Natale” con una novità: “La CANTO per BENE”, invitando i lettori a realizzare dei brevi video in cui si cimentano in un canto natalizio. Ed è stato un grande successo grazie a tutti voi.

Ma il Natale è spesso il momento in cui siamo più portati a pensare agli altri, alla solidarietà. Quindi anche per questa edizione vogliamo fare “del bene”, e per farlo abbiamo scelto di sostenere i progetti dell’Andrea Bocelli Foundation, portando l’impegno filantropico di ABF nelle case e nel cuore dei nostri lettori. Continuate a farlo an

Per conoscere meglio questa importante realtà abbiamo intervistato il fondatore, il Maestro Andrea Bocelli, e il direttore generale della Fondazione, Laura Biancalani.

L’arte è una straordinaria opportunità di riscatto

Maestro Bocelli, lei a Napoli ha ricevuto recentemente una laurea Honoris Causa per le attività di empowerment che, anche utilizzando la musica, la Fondazione porta avanti. Musica, arte, bellezza, armonia. Cosa lega questi concetti all’empowerment?

“L’arte rappresenta sempre una straordinaria opportunità di riscatto, per l'autoaffermazione di persone e comunità di appartenenza. L’arte e la bellezza, in ultima analisi, sono un diritto umano. Studiare, frequentare, praticare la bellezza è importante, ancor più per le nuove generazioni, per i bambini di oggi che saranno i cittadini di domani. L’educazione musicale può realizzare una vera rivoluzione... Non quelle sanguinose che, come ci ricorda Tiziano Terzani, sono tutte fallite miseramente. Mi riferisco all’unica rivoluzione possibile e auspicabile: quella interiore. La musica genera bellezza e la bellezza, come ci ricorda Dostoevskij, salverà il mondo! A ciascuno di noi, l’onere e l’onore di dare il proprio contributo. Nella mia vita, sorpreso dalla musica fin da quando ero bambino, ho cercato di trarre il massimo da questa nobile arte e di utilizzarla quale mezzo per trasmettere bellezza al mio prossimo. La musica ci è servita anche in questa grande avventura che è la fondazione che porta il mio nome e che mi ha visto operare insieme a tanti altri straordinari collaboratori. Abbiamo cercato - e continuiamo a cercare - di seguire il magistero contenuto in una massima attribuita a Socrate, che sottolinea come «educare non significa riempire dei vasi vuoti bensì accendere delle fiamme». Lo scopo di ABF è appunto quello di accendere tante fiamme che possano, un giorno, quando saranno una moltitudine, squarciare le tenebre. E purtroppo le tenebre sono ovunque sussistano le guerre, la malvagità e l’egoismo. Anche in tale frangente, la bellezza ha il suo gran da fare… E il suo compito è cruciale. Infatti, attraverso la bellezza, si può chiaramente e facilmente insegnare ai bambini, a quelle fiammelle che illumineranno il mondo, che ogni conflitto altro non è se non un incidente intellettuale”.

In 12 anni tanti progetti in Italia e non solo

Direttore Biancalani, può raccontarci quali sono i progetti attivi della fondazione in questo momento e i vostri obiettivi futuri?

“La Andrea Bocelli Foundation – Ente Filantropico nasce nel 2011 per volontà del Maestro Bocelli e della sua famiglia, che da tempo volevano poter restituire il grande affetto ricevuto in tutto il mondo. La mission della Fondazione è quella di offrire opportunità di empowerment a persone e comunità in situazioni di povertà, analfabetismo, malattia ed esclusione sociale, promuovendo e sostenendo progetti nazionali e internazionali per il superamento di ogni barriera, agevolando così la piena espressione del potenziale di ciascuno. In 12 anni di attività la Fondazione ha ricevuto donazioni per 54 milioni di euro, grazie ai quali è stato possibile realizzare numerosi progetti in Italia e non solo. Nel 2022 ABF ha raccolto quasi 7,4 milioni di euro grazie alla generosità dei propri donatori, riportando la raccolta ai trend pre-pandemici e riuscendo ad avviare e a portare avanti oltre 20 progetti in Italia e nel mondo, tra cui 4 di ricostruzione e riqualificazione. I nostri primi interventi sono stati in favore di Haiti: qui sono state ricostruite 6 scuole, che raccolgono un bacino di utenza di quasi 3.000 bambini, e sono stati avviati progetti di accesso a beni primari quali acqua e cure mediche. Abbiamo poi iniziato in Italia, nelle zone colpite dal sisma 2016, dove abbiamo ricostruito 4 scuole e stiamo partendo con la quinta struttura, un istituto superiore professionale. Ad oggi sono 12 gli ABF Art, Music & Digital Lab attivati in queste scuole e in 7 delle scuole in ospedale della rete Aopi (Associazione Ospedali Pediatrici Italiani). Nostro obiettivo è continuare ad aumentare il numero delle scuole aderenti al programma educativo ABF e portare avanti progetti di empowering in Italia e nel mondo a cui stiamo già lavorando. Abbiamo inoltre voluto cogliere una nuova sfida nel territorio marchigiano con il progetto dell’Hub Educativo 0-11 di Sforzacosta. Questo intervento non si limiterà alla ricostruzione di un nuovo Polo per l’Infanzia, che abbiamo consegnato proprio lo scorso 22 novembre, ma unirà a questa una riqualificazione del plesso scolastico già esistente attraverso cui lavoreremo per la creazione di un modello di rigenerazione urbana. Attualmente, insieme all’Hub Educativo 0-11 di Sforzacosta - Macerata, abbiamo aperto il cantiere dell’ABF Educational Center presso l’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze. Questo progetto sarà il primo centro educativo multidisciplinare in un ospedale pediatrico, in cui i piccoli pazienti potranno imparare e scoprire non solo svolgendo le normali attività didattiche ma anche partecipando ad ambienti e laboratori di arte, musica e digitale. ABF è un laboratorio vivo, in continua evoluzione, dove l’obiettivo comune è quello di creare opportunità di crescita per chi si trova in condizioni di svantaggio economico e sociale, garantendo l’accesso a un’educazione equa e di qualità in linea con l’obiettivo 4.7 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite (Education for sustainable development and global citizenship)”.

La musica è un efficace linguaggio per fare del bene

Quest'anno il nostro gruppo Netweek ha scelto la musica per coinvolgere e fare del bene. ABF annovera tra le sue attività anche progetti educativi che fanno leva proprio sulla musica come strumento per l’inclusione sociale e lo sviluppo dei talenti. Vuole dirci di più?

“Certamente. La musica è uno dei linguaggi principali su cui la Fondazione basa la maggior parte dei propri progetti. Attualmente stiamo lavorando al programma ABF Voices Of, che mira a potenziare il sostegno psicosociale dei bambini svantaggiati che vivono in regioni vulnerabili. Con la creazione di cori regionali e altre attività educative, ABF mira a offrire opportunità di empowerment ai partecipanti e alle loro comunità, attraverso la musica come strumento per consolidare i loro skill, stimolare la loro creatività, promuovere la collaborazione e offrire loro maggiori opportunità di successo nella vita. Come per tutti i progetti nell’ambito dell’istruzione portati avanti da Andrea Bocelli Foundation, lo sforzo è strategicamente allineato con l’obiettivo 4 (Istruzione di qualità) del 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile. La Fondazione Andrea Bocelli e l’Unesco hanno anche firmato un memorandum d’intesa con l’obiettivo di collaborare a progetti di educazione musicale come strumento di empowerment. Il programma Voices Of è nato nel 2014, ad Haiti, dal lavoro di un team multidisciplinare che ha progettato una metodologia innovativa per l’inclusione sociale e l’espressione personale attraverso l’educazione musicale. Tutti gli studenti provengono da un contesto economico, sociale, politico vulnerabile. Attraverso la musica, riescono a trovare un modo per consolidare logiche di disciplina, di cooperazione e riescono ad affrancarsi per un attimo dalla morsa della povertà. La musica diventa quindi un ulteriore modo per consentire lo sviluppo sociale e intellettuale non solo del singolo ma di tutta la comunità. Ad ora, abbiamo attivi 4 cori, uno ad Haiti, uno in Terrasanta e due in Italia: uno a Camerino, dove abbiamo ricostruito l’Accademia di Musica dopo gli eventi sismici del 2016, e un altro a Napoli, al Rione Sanità, inaugurato lo scorso agosto”.

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