Follia No Vax a Bergamo: deturpati i luoghi cari a una 17enne morta improvvisamente
Le cause della morte di Camilla Ceresoli, come spiegato dai suoi familiari, erano invece riconducibili a un'aritmia sopraventricolare
Bergamo è la città italiana che ancora oggi porta con maggior sofferenza i segni della Pandemia da Covid. Eppure proprio in provincia, a Treviglio, è divampata nei giorni scorsi un'insensata follia No Vax: sono stati deturpati tutti i luoghi cari a una studentessa 17enne, Camilla Ceresoli, vittima di una morte improvvisa.
Follia No Vax nella Bergamasca, vicino a Treviglio
Il raid vandalico è avvenuto giovedì, 14 marzo 2024, attorno alle 23.30 a Spirano, vicino a Treviglio, provincia di Bergamo, Lombardia.
Come riporta Prima Treviglio, nel mirino il Palaspirà, che durante le fasi più acute della pandemia era stato convertito a centro vaccinale.
Sui muri delle pareti esterne dell'edificio, diversi simboli degli ambienti no vax e scritte quali "Vaccino = morte", "F**k agenda 2030" e altro, fino a un macabro e inqualificabile riferimento a un fatto di cronaca recente, la scomparsa della 17enne urgnanese Camilla Ceresoli, che proprio a Spirano giocava a pallavolo:
"Giovani sportivi non da malori improvvisi, ma dal vaccino uccisi".
Un frase infondata, dal momento che le cause della morte di Camilla, come già spiegato dai suoi familiari, erano riconducibili a un'aritmia sopraventricolare.
Come se non bastasse, secondo quanto riferito dal sindaco di Spirano Yuri Grasselli (Lega) l'azione dei vandali non si è fermata lì:
"Presumibilmente, lo stesso gruppo di persone - poco dopo il gesto - si è portato sotto casa mia e ha suonato il campanello più volte. Oltre a me, nello stesso stabile vivono persone anziane che si sono spaventate e si sono messe in allarme - ha infatti raccontato il primo cittadino - Tutto ha un limite e questi gesti sono andati oltre tutto: il rispetto, il buon senso, l’educazione. Queste scritte denigrano il lavoro di chi ha trasformato il PalaSpirà in un centro vaccinale nei tempi più difficili della pandemia. Denuncerò quanto successo nelle sedi opportune. Sui social mi resta invece lo sdegno e la preoccupazione che simili gesti possano essere replicati in altri luoghi diventati simbolo di speranza. Vorrei incontrare personalmente gli autori: sanno dove abito e non ho nessuna paura a confrontarmi con loro".
“Questo gesto ignobile e codardo - aggiunge il consigliere regionale leghista ed ex primo cittadino di Spirano Giovanni Malanchini - offende non solo la gente di Spirano, ma l'intera comunità lombarda. Lunedì si celebra la "Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'epidemia di Covid", e questo atto vile rappresenta un'offesa a tutte queste persone e alle loro famiglie che hanno sofferto a causa della pandemia”.
Così infine l'assessore regionale Paolo Franco (Fratelli d'Italia), che si è recato personalmente a Spirano.
"I vandali che hanno imbrattato i muri del PalaSpirà a Spirano con le scritte No Vax sono dei vigliacchi senza memoria e senza dignità. Loro non c'erano quando la nostra gente moriva. Non c'erano quando io, la Associazione OroBg e tanti cittadini, armati di caparbietà e desiderio di aiutare il prossimo, giravamo la provincia a consegnare mascherine e fare quanto in nostro potere. Non c'erano quando gli Alpini tiravano su un ospedale con il loro lavoro e il loro coraggio. Per i vili c'è solo condanna e disprezzo".
Altre due incursioni, sfregiata la memoria di Camilla
E dopo il Palaspirà, il liceo Galileo Galilei di Caravaggio e infine persino il cimitero di Urgnano.
I No Vax hanno preso di mira il muro in mattoni e la vetrata d'ingresso del liceo di Caravaggio un tempo frequentato da Camilla Ceresoli, con scritte eloquenti e chiari riferimenti alla "teoria" dei malori improvvisi.
Non solo. A Caravaggio i no-vax hanno anche prodotto scritte contro l'Agenda 2030 (in copertina), un programma d'azione per lo sviluppo sostenibile basato su 17 obiettivi concordati da tutti i 193 Stati membri delle Nazioni Unite.
Infine, nella stessa notte hanno colpito anche al cimitero di Urgnano, dove è sepolta Camilla Ceresoli.
Non un caso isolato
Non è la prima volta: le "doppie V cerchiate" sono ormai la firma di un movimento organizzato in una rete perlomeno nazionale. Nei mesi scorsi, come riporta il nostro Prima La Martesana, anche a Inzago, in provincia di Milano, era successo qualcosa di simile a quanto accaduto stanotte tra Spirano e Caravaggio, anche in quell'occasione a poche settimane dalla morte di un'altra ragazza, anche lei colpita da un malore.
Nel luglio dell'anno precedente era toccato al centro vaccinale dell'ospedale Papa Giovanni di Bergamo. Prima ancora, a giugno, i vandali armati di bomboletta spray rossa avevano imbrattato la sede dell'Ordine dei medici della provincia di Bergamo e la sede provinciale del Partito democratico. Nella Bassa bergamasca era toccato al cavalcavia di Brebemi e al centro vaccinale di Dalmine dell'Asst Bg Ovest.