Fine Ramadan: manifestazione flop per la scuola chiusa a Pioltello, azienda chiude per un giorno
Oggi, 10 aprile 2024, è l'ultimo giorno del mese del digiuno, e mai come quest'anno la questione è stata al centro delle polemiche
Oggi, mercoledì 10 aprile 2024, è l'ultimo giorno del Ramadan. Una data che mai come quest'anno è stata al centro delle polemiche. Quella più accesa riguardava una scuola di Pioltello (Milano), dove il preside ha decretato un giorno di sospensione delle lezioni dato che la popolazione scolastica è per il 40% musulmana (e dunque non avrebbe comunque partecipato alle lezioni). Ma la cronaca di ha raccontato anche di celebrazioni in oratorio e polemiche politiche un po' ovunque.
Ultimo giorno di Ramadan: manifestazione flop fuori dalla scuola chiusa a Pioltello
Come racconta il nostro portale locale Prima La Martesana, fuori dai cancelli dell'Istituto comprensivo Iqbal Masih era in programma una manifestazione di protesta contro la decisione di chiudere la scuola organizzata da un mamma pioltellese, Samanta Sacchi. Ma, vuoi per l'orario lavorativo, vuoi per il meteo, è stata un vero e proprio flop.
Solo una manciata di genitori ha preso parte all'iniziativa, mentre erano decisamente più numerosi i giornalisti e i rappresentanti delle forze dell'ordine.
C'era invece l'eurodeputata Silvia Sardone per esprimere la propria vicinanza ai genitori presenti e a quelli che non sono venuti a protestare.
Un terzo dei dipendenti è musulmano: chiude calzaturificio
Una situazione simile a quella della scuola pioltellese è quella dell'azienda Tre Zeta Group di Vigonza, con altre due sedi in Veneto a Fossò e ad Arzergrande.
Come riporta Prima Vicenza, in azienda un terzo dei dipendenti è di fede musulmana. E dunque nella giornata di mercoledì 10 aprile 2024 sui cancelli è apparso un cartello con la scritta:
"Chiuso per festa".
Si tratta della prima volta in cui l'azienda spegne i macchinari di tutte le sue sedi presenti in Veneto, Toscana e Tunisia per permettere ai lavoratori di festeggiare la fine del digiuno con le proprie famiglie.
La festa in oratorio e quella al campo sportivo
Polemiche anche in Brianza, dove al centro del dibattuto è finito don Claudio Borghi, parroco di Renate e Veduggio con Colzano
Come spiega Prima Monza, il sacerdote, infatti, dopo aver concesso il salone dell'oratorio di Renate per una cena di festa, ha infatti aperto le porte dell'oratorio di Veduggio per la preghiera mattutina di fine Ramadan.
Così don Claudio ha motivato la sua scelta:
"Dopo le recenti e inutili polemiche, è ormai evidente a tutti che gridare non basta più. Serve invece gente che abbia proposte, faccia progetti e immagini soluzioni. Le contrapposizioni ideologiche e le sparate politiche strumentali sono ferri vecchi da rottamare. Serve più pensiero e meno emotività, più progetti e meno ideologia, più condivisione e meno contrapposizione. Quest’anno verranno rinnovati tre organismi, due civili e uno ecclesiale: i due Consigli comunali e il Consiglio Pastorale della Comunità cristiana. Anche l’Associazione “La pace” ha rinnovato le proprie cariche interne. Bello sarebbe se alcuni spunti tra quelli qui sopra evidenziati, potessero essere utili per una riflessione – ancor meglio se condivisa – per cercare insieme le strade da intraprendere in vista di un autentico servizio rivolto alle persone che abitano questo territorio. Da parte della Comunità cristiana c’è la piena disponibilità ad avviare nuovi processi. Insomma, come si vede, le sfide poste davanti a noi sono davvero notevoli. A noi raccoglierle e dare una risposta che sia costruttiva per tutti".
In provincia di Milano, a Turbigo, invece è addirittura dovuto intervenire il Tar per convincere il sindaco Fabrizio Allevi (Fratelli d'Italia) a rispondere alla richiesta di concessione di uno spazio per la celebrazione della festa. Alla fine, tra le polemiche, i musulmani della zona hanno potuto radunarsi al centro sportivo.
Provate a fare simili richieste nei loro paesi islamici e vedrete come finirete.