Ferragni, l'inchiesta si allarga: dopo il Pandoro-Gate medesimo "disegno criminoso" anche per le uova e la bambola Trudi?
Il procuratore aggiunto di Milano Eugenio Fusco ipotizza uno schema di comportamento illegale e un vero e proprio “sistema”
Il pandoro Balocco, le uova di Pasqua Dolci Preziosi e la bambola Trudi farebbero parte di “un unico disegno criminoso”. Con queste parole, pesanti come macigni, l’inchiesta per truffa aggravata su Chiara Ferragni si divide in tre.
Il procuratore aggiunto di Milano Eugenio Fusco ipotizza uno schema di comportamento illegale e un vero e proprio “sistema” di beneficenza, che collegava in qualche modo la beneficenza al marketing. Facendo credere ai consumatori che più prodotti acquistavano, più soldi andavano ai progetti filantropici.
Chiara Ferragni: l'inchiesta per truffa si allarga
L’imprenditrice digitale è stata iscritta nel registro degli indagati di Milano, con l'ipotesi di truffa aggravata, non solo per la vicenda del pandoro Pink Christmas della Balocco, ma ora anche per le uova di Pasqua della Dolci Preziosi e la vendita della bambola Trudi.
La Procura milanese ha infatti sollevato il caso davanti al Procuratore Generale presso la Cassazione, affermando che le indagini ora riguardano non solo il presunto ingiusto profitto derivante dal pandoro Balocco, ma anche le sponsorizzazioni delle uova di Pasqua e la commercializzazione della bambola Trudi.
L’impostazione dell’indagine dei pm milanesi prevede quindi un reato continuato, che per questo è frutto di un unico disegno criminoso. A giorni la Cassazione deciderà se la competenza rimarrà a Milano o approderà a Cuneo.
La difesa
Come spiega Prima Cremona, gli avvocati di Chiara Ferragni, Giuseppe Iannaccone e Marcello Bana, hanno emesso una nota affermando la totale certezza dell'innocenza della loro assistita e la volontà di chiarire ogni aspetto delle tre vicende alle autorità competenti. Hanno inoltre espresso fiducia nel confronto con l'autorità giudiziaria e auspicato che il clima mediatico si rassereni
La società Cerealitalia, proprietaria del marchio Dolci Preziosi, ha dichiarato di non aver ricevuto alcuna comunicazione ufficiale in merito al coinvolgimento della stessa, ma ha confermato la massima collaborazione con le istituzioni. Per quanto riguarda le uova di Pasqua, infatti, la sponsorizzazione sarebbe avvenuta con un meccanismo simile a quello del pandoro, ma con il prezzo delle uova che sarebbe rimasto invariato rispetto a quello di mercato
Anche la vendita della bambola Trudi, una limited edition legata al matrimonio di Chiara Ferragni con Fedez, è stata oggetto di indagine. La bambola era stata commercializzata attraverso il sito e-commerce "The Blonde Salad", con i profitti destinati all'organizzazione no-profit "Stomp out bullying" per combattere il cyberbullismo.
In merito a questo filone, si rammenta che la ceo e fondatrice di Stomp out bullying, Ross Ellis, ha fatto sapere di non sapere chi sia Ferragni e di non aver ricevuto la donazione promessa.
Bambola Ferragni, la Non profit americana: "mai avuti soldi".
A #zonabianca @giusbrindisi mostra la dichiarazione di Ross Ellis, amministratore delegato dell'associazione americana, e la replica del team di Chiara Ferragni. pic.twitter.com/ixCXUUy2NN— Zona Bianca (@zona_bianca) January 15, 2024
Trasparenza
In merito alla vicenda, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha annunciato l'arrivo di una norma al Consiglio dei ministri che riguarda la trasparenza nelle attività commerciali con scopo benefico. La normativa richiederà di specificare sulla confezione dei prodotti a chi vanno le risorse, per cosa vengono utilizzate e quanto viene destinato effettivamente in beneficenza.
Il Codacons, associazione dei consumatori, ha accolto la decisione della magistratura di estendere le indagini su Chiara Ferragni, sostenendo che ciò conferma la validità degli esposti da lei presentati dopo lo scandalo del pandoro Balocco. L'associazione ha inoltre avviato una task force per monitorare le iniziative di beneficenza degli influencer in Italia, cercando collegamenti tra vendite di prodotti e iniziative solidali.