La direttiva Ue

Fattura elettronica, novità dall'Europa anche per le partite Iva in regime forfettario

Il nuovo regime dovrebbe essere recepito in Italia entro il 2022, intanto il Governo studia misure per non penalizzare chi sarà interessato dalla novità.

Fattura elettronica, novità dall'Europa anche per le partite Iva in regime forfettario
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La novità dall'Europa: fattura elettronica anche per le partite Iva in regime forfettario.

Il via libera al provvedimento è arrivato dall'Unione Europea e dunque a breve interesserà anche l'Italia. Nella fattispecie, l'obbligo potrebbe scattare entro la fine del 2022. Nel frattempo, per chi lavora in regime forfettario nulla cambierà.

Fattura elettronica, la situazione a oggi e le novità dall'Ue

A oggi, per questa categoria di lavoratori non c'è l'obbligo della fattura elettronica (a meno che non fatturino nei confronti della Pubblica Amministrazione), anche se in molti si sono portati avanti e adottano già questa modalità.

La novità prevista dalla direttiva Ue va nella direzione di sostituire documentazioni e fatture cartacee con il digitale, con l'obiettivo di trasparenza, efficienza e combattere ancor di più l'evasione fiscale.


I "risultati" ottenuti con la fatturazione elettronica e come si prepara l'Italia

Del resto, dal 2019 quando era stata introdotta, i risultati raggiunti attraverso la fatturazione elettronica non sono certo stati di poco conto: lo Stato per le sue casse è infatti riuscito a recuperare imposte per circa due miliardi di euro sul fronte dell’Iva.

A fronte della novità in arrivo dall'Unione Europea, qualcuno ha già obiettato che i "forfettari" che fatturano meno saranno penalizzati dall'entrata in vigore dell'obbligo.

Per questo il Governo già si sia messo al lavoro per studiare soluzioni che possano andare incontro alle esigenze di tutti. Nella fattispecie è già pronto un pacchetto di programmi e applicazioni per i computer e i dispositivi mobili.

Efficienza, sicurezza, senza correre il rischio di commettere errori

L'obiettivo del Governo è far metabolizzare la novità in modo indolore ai forfettari e, anzi, spingerli a sposare la novità attraverso vantaggi legati a sicurezza, velocità, efficienza, diminuzione dei tempi da dedicare alla fatturazione oltre a una più snella comunicazione e interazione anche con i propri commercialisti. 

Insomma, una semplificazione che dovrebbe agevolare il lavoro di tutti.

 

 

 

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