Facebook confonde la diretta della messa con una partita dei mondiali e la blocca
Poi il social network di Mark Zuckerberg ci ripensa. Il parroco: "Grazie a tutti per il sostegno"
Cose che succedono ai tempi dei mondiali in Qatar. La soglia d'attenzione degli algoritmi durante i campionati di calcio è stata innalzata dai vari social network per impedire che qualcuno riprenda "live" le partite, che possono essere trasmesse solo da chi ne detiene correttamente i diritti.
Facebook confonde la messa con una partita
Ma l'algoritmo sempre intelligente non è. Ne sa qualcosa don Paolo Marré Brunenghi della parrocchia della Risurrezione di Gesù Cristo di Borgoratti, nel Genovese, che s'è visto bloccare le dirette della messa giornaliera delle 18 (proprio nell'orario in cui in questi giorni è in onda la partita) perché secondo Facebook aveva violato "i diritti d’autore della FIFA World Cup".
Va bene, fa ridere, ma è successo davvero. E sul Web è scattata la difesa corale del povero sacerdote, con un sostegno a valanga che alla fine ha costretto il social network a metterci una pezza e a rimettere visibili le liturgie.
Menomale, perché il parroco è dal Covid in avanti che ogni giorno si collega "live" a beneficio soprattutto di malati e anziani che non possono spostarsi.
L'ULTIMA FUNZIONE:
Alla fine Facebook ci ha ripensato, anche se il vulcanico don Paolo aveva già pronto il piano B, ovvero passare alla "concorrenza" di Google con un canale Youtube, che però per trasmettere dirette deve avere almeno 1000 follower: bazzecole per un religioso mediatico diventato per un giorno star della Rete, ma probabilmente non ce ne sarà comunque bisogno.