Occhio al "piede pesante"

Estate, tempo di... autovelox: le strade dove ci saranno più controlli (e più multe)

La denuncia di Assoutenti, che accusa i Comuni di "fare cassa". Ma presto le regole cambieranno

Estate, tempo di... autovelox: le strade dove ci saranno più controlli (e più multe)
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Estate fa rima con sole, mare, divertimento e... autovelox. No, non per i milioni di italiani che sono partiti o partiranno più o meno a breve per le agognate vacanze. Chi si frega le mani sono piuttosto i Comuni, che spesso durante il periodo estivo - più trafficato del solito in alcuni tratti - piazzano sulle direttrici più frequentate un numero alle volte impressionante di autovelox. A denunciare la situazione è Assoutenti, che ha stilato una sorta di "classifica" delle strade più a rischio per gli automobilisti "dal piede pesante".

Le strade con più autovelox dell'estate 2023 in Italia

Se vi dovete muovere per raggiungere la vostra località prescelta per le vacanze, oppure siete già in zona e avete programmato una gita o un'escursione, fate molta attenzione alla velocità. Secondo il report di Assoutenti una delle arterie più a rischio sul fronte delle multe stradali è la Strada statale 372 Telesina che inizia dal casello di Caianello della A1 Milano-Napoli e arriva a Benevento. Qui, in un tratto della lunghezza di circa 25 chilometri, si contano, secondo le rilevazioni delle app di navigazione, ben 7 postazioni autovelox per senso di marcia, con limiti di velocità che sono stati modificati nel tempo creando confusione tra gli automobilisti e una raffica di sanzioni.

E non a caso - come riporta Assoutenti -  i 4 Comuni interessati dagli autovelox installati sulla Telesina (Puglianello, Castelvenere, Paupisi e Torrecuso) hanno raccolto nel 2022 proventi per complessivi 2,8 milioni di euro grazie alle sanzioni elevate con tali strumenti, col record di 1,5 milioni di euro incassati dal comune di Paupisi, in provincia di Benevento.

Non va meglio in Salento, una delle mete più ambite per le vacanze degli italiani e degli stranieri, i cui Comuni hanno ottenuto lo scorso anno complessivamente circa 23 milioni di euro grazie alle sanzioni elevate tramite gli autovelox installati sulle strade che collegano i vari paesi della zona.

Per fare qualche esempio, il Comune di Cavallino ha visto gli introiti degli autovelox passare da zero del 2021 ai 2.520.121 euro del 2022 grazie all’apparecchio di rilevazione della velocità installato sulla Statale 16 Lecce-Maglie. Il Municipio di Surbo ha incassato 309.580 euro, che salgono a 720.022 euro a Trepuzzi grazie ai tre autovelox installati sulla Statale 613 Lecce-Brindisi. I maggiori introiti vanno però a Melpignano: 2.545.445 euro grazie agli autovelox sulla Statale 16 Lecce-Maglie.

La strada piena di autovelox

Assoutenti cita poi il caso del litorale Sud del Lazio, dove esiste una strada, la Statale 213 Flacca, disseminata di autovelox: in appena 13 chilometri se ne contano 3 per senso di marcia, che hanno generato nel 2022 proventi per oltre 500mila euro.

Anche al lago e in montagna la storia non cambia

Non va meglio a chi sceglie i laghi o la montagna: sulle Dolomiti il piccolo comune di Colle Santa Lucia (Belluno), coi suoi 340 abitanti, ha registrato 349.980 euro di incassi grazie all’autovelox, mentre tantissime proteste ha sollevato l’apparecchio di rilevazione della velocità installato a Torri del Benaco (Verona), costa veronese del lago di Garda: 275.519 euro di introiti nel 2022. Qui, addirittura, si era registrato un caso clamoroso, di un anziano che dopo aver preso due multe dallo stesso apparecchio era tornato a distruggerlo con una fionda e delle biglie metalliche.

L'autovelox di Torri del Benaco (Verona)

Se poi si prova a mettere sul navigatore il percorso Rovereto-Garda, si scopre che lungo il tragitto di appena 56 km sono oggi segnalate circa 15 postazioni autovelox, mentre nei circa 100 Km del tratto Bolzano-San Candido gli autovelox segnalati oggi sarebbero oltre 10.

"Basta fare cassa"

Se da un lato è necessario tutelare gli utenti della strada rispettando i limiti di velocità, dall'altro l'accusa è spesso quella di "fare cassa".

“Purtroppo i dati dimostrano che si continua a confondere la sicurezza stradale con l’esigenza dei comuni di fare cassa – denuncia il presidente di Assoutenti Furio Truzzi – Disseminare una strada di autovelox, magari posizionandoli in modo poco visibile o abbassando improvvisamente e senza motivo i limiti di velocità, non equivale a garantire la sicurezza degli automobilisti, ma sembra più un comodo espediente per stangare i cittadini attraverso le multe stradali, ottenendo così risorse per ripianare i buchi di bilancio”.

Una situazione che però dovrebbe presto cambiare. Le modifiche al Codice della Strada recentemente approvate dal Consiglio dei Ministri su spinta del segretario della Lega Matteo Salvini, che dovrebbero entrare in vigore entro fine anno, prevedono proprio una rimodulazione della gestione degli autovelox, con regole chiare e uguali per tutti. Ma intanto, quest'estate, fate molta attenzione per non rovinarvi le vacanze...

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