Escherichia coli nelle vongole: i prodotti ritirati dal mercato
Se le avete acquistate vanno riconsegnate al venditore per chiedere il rimborso
Ancora un richiamo da parte del Ministero della Salute. Questa volta si tratta di vongole che contengono una quantità sopra i limiti di Escherichia coli.
Escherichia coli nelle vongole: i prodotti a rischio
I prodotti ritirati sono le Vongole Lupino (Chamelea Gallina) a Marchio Giò Mare, vendute in confezioni con la retina da mezzo chilo, un chilo e 5 chili, contrassegnate dai lotti di produzione seguenti:
- 233581
- 233781
- 233981
- 233972.
Sempre dello stesso marchio, il ministero della Salute ha lanciato un richiamo anche per il lotto 233581 delle vongole Scrigno di Venere (Scapharca Inaequivalvis) in confezioni da mezzo chilo e un chilo.
E se le avete acquistate? Il consiglio è riconsegnarle al punto vendita per evitare rischi e chiedere il rimborso.
Escherichia coli: di cosa si tratta e quali sono i rischi
Ma cosa è l'Escherichia coli? L'habitat naturale di questo germe è rappresentato dall’intestino dell’uomo e di altri animali; appartenente alla famiglia delle Enterobacteriaceae, che include un numero ampio di specie batteriche (es. Salmonella, Klebsiella, Yersinia ecc.). Alcuni ceppi di E. coli, definiti “produttori di Shiga-Tossina” o “verocitotossici” (STEC o VTEC), sono agenti zoonosici in grado di produrre tossine pericolose per la salute umana, inducendo una grave forma di diarrea emorragica.
Inoltre, una possibile complicazione (5-10% dei casi) a seguito di una infezione da STEC, frequente soprattutto nei bambini, è la sindrome emolitica-uremica (SEU), malattia che si caratterizza per una grave insufficienza renale acuta (spesso è necessario ricorrere alla dialisi), oltre che da anemia e piastrinopenia (ridotto numero di piastrine) e che in alcuni casi (circa il 20%) si rivela fatale.
Gli STEC possono appartenere a differenti sierotipi (ne esistono più di un centinaio), ma la gran parte dei casi di infezione riportati nell’uomo risultano causati da E. coli appartenenti a 5 sierotipi (O157, O26, O111, O103 e O145). I bovini rappresentano il più importante serbatoio naturale di STEC.