Allerta alimentare

Escherichia coli nel formaggio: prodotto e lotti ritirati (da non mangiare)

Stavolta tocca a una caciotta. Le linee guida del Ministero sulle etichettature per prevenire la SEU, particolarmente pericolosa per bambini e fragili

Escherichia coli nel formaggio: prodotto e lotti ritirati (da non mangiare)
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Ancora un richiamo per la possibile presenza di Escherichia coli nel formaggio. Stavolta la segnalazione del Ministero della Salute riguarda la caciotta stagionata di bufala.

Escherichia coli nel formaggio: il richiamo

Il Ministero ha diffuso il richiamo da parte del produttore di un lotto di caciotta stagionata di bufala a marchio Fattorie Garofalo per la possibile presenza di Escherichia coli produttore di tossina Shiga (STEC).

Il prodotto interessato è venduto in confezioni sottovuoto da circa 400-500 grammi con il numero di lotto 100 e la data di scadenza 30 novembre 2025.

Clicca qui per il richiamo integrale.

Il formaggio è stato prodotto dal Caseificio La Vecchia Masseria di Diana Luigi a Villa Literno, in provincia di Caserta (marchio di identificazione IT 15/299 CE).

Come sempre, l'invito è a non consumare il prodotto e restituirlo al punto vendita dove si è effettuato l'acquisto per chiedere il rimborso o la sostituzione.

Etichette sui formaggi a latte crudo per tutelare i bambini

In periodi più o meno recenti, numerosi formaggi a latte crudo sono stati oggetto di richiami (clicca qui per le allerte alimentari). E così qualche mese fa il Governo ha istituito un tavolo tecnico di esperti che ha lavorato per individuare "l'etichettatura più efficace possibile che possa avvertire il consumatore finale di tali rischi", andando anche oltre l'obbligo di etichettatura disposto dall'Unione europea, "prevedendo indicazioni aggiuntive in etichetta", come hanno spiegato all'Ansa il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida e il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato.

Nei formaggi a latte crudo, per le Linee guida del ministero è “fortemente consigliata l’introduzione di un’etichettatura informativa nei casi in cui non sia possibile garantire una totale mitigazione del rischio” ovvero della presenza del batterio dell’E.Coli Stec responsabile nei soggetti fragili della Seu, la Sindrome emolitico uremica, la prima causa di insufficienza renale nei bambini.

Fra le misure consigliate, c’è appunto l’etichettatura che avvisi i consumatori vulnerabili del rischi legati al consumo di formaggi a latte crudo.

Clicca qui per leggere e scaricare le linee guida per il controllo di STEC nei prodotti caseari a latte crudo

Tra il primo luglio 2023 e il 30 giugno 2024 sono stati registrati 68 casi di Seu in Italia, secondo i dati del Registro italiano Sindrome emolitico uremica, la maggioranza nei pazienti in età pediatrica (sotto i 15 anni di età) con 67 casi (98,5% del totale).

Cosa è la Seu

La Seu rappresenta la più grave complicanza di un'infezione intestinale batterica, sostenuta da ceppi di Escherichia coli (Stec) produttori di una potente tossina detta Shiga-tossina (Stx) o vero-citotossina (VtT). L'infezione si trasmette principalmente per via alimentare (carne cruda o poco cotta, soprattutto di origine bovina, latte crudo non pastorizzato e formaggi prodotti con latte crudo e poco stagionati, vegetali e frutta crudi non lavati), ma può anche essere contratta a seguito di un contatto stretto con ruminanti infetti o con un ambiente contaminato o per trasmissione interumana attraverso la via oro-fecale.