Allerta alimentare

Escherichia coli nel formaggio, bambino di 9 anni intossicato: il prodotto ritirato e i lotti a rischio

E' successo a Trento. Il piccolo aveva mangiato un formaggio con latte crudo

Escherichia coli nel formaggio, bambino di 9 anni intossicato: il prodotto ritirato e i lotti a rischio
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Un nuovo caso di un bambino intossicato dopo aver mangiato un formaggio prodotto con latte crudo. Stavolta è successo in Trentino e il piccolo ha nove anni. Il formaggio era già stato protagonista di una serie di allerte alimentari a fine novembre 2024.

Escherichia coli nel formaggio, bambino di 9 anni intossicato

E' successo stavolta a Trento, dove un bambino di 9 anni ha contratto un'infezione intestinale dopo aver mangiato del formaggio prodotto con latte non pastorizzato. Si tratta del puzzone di Moena, formaggio tipico trentino, il cui lotto coinvolto è stato ritirato dal commercio.

A segnalare il caso è stato il dipartimento di prevenzione dell'azienda prevenzione per i servizi sanitari di Trento, che è risalita al lotto "incriminato".

Il prodotto ritirato e i lotti a rischio

Il lotto sarebbe parte di quelli di puzzone di Moena di Predazzo e Moena Dop protagonisti di allerte di richiamo a fine novembre dello scorso anno.

Escherichia coli nel formaggio: i prodotti e i lotti ritirati

Il formaggio oggetto del richiamo del Ministero della Salute (clicca qui per il richiamo integrale) è stato prodotto dal Caseificio sociale di Predazzo e Moena Sca nello stabilimento di Predazzo, in provincia di Trento, ed è venduto in confezioni da 90 grammi.

Di seguito tutti i lotti richiamati:

  • 24043
  • 24044
  • 24045
  • 24046
  • 24047
  • 24048
  • 24049
  • 24050
  • 24051
  • 24052
  • 24053
  • 24054
  • 24055
  • 24056
  • 24057
  • 24058
  • 24059
  • 24060
  • 24061
  • 24062
  • 24063
  • 24064
  • 24065
  • 24066
  • 24067
  • 24068
  • 24069
  • 24070
  • 24071.

Questi invece i lotti ritirati con il primo richiamo:

  • 24080
  • 24084
  • 24094
  • 24099
  • 24103
  • 24115
  • 24124
  • 24125
  • 24126
  • 24132
  • 24134
  • 24136
  • 24138
  • 24141
  • 24153
  • 24157
  • 24158
  • 24160
  • 24161
  • 24163
  • 24164
  • 24166
  • 24167.

 

Forme di puzzone di Moena

Nei giorni precedenti, un'altra allerta aveva riguardato lo stesso caseificio, con numerosi lotti di saporito della Val di Fassa grande e piccolo.

I lotti erano i seguenti:

  • 24213
  • 24212
  • 24211
  • 24210
  • 24205
  • 24204
  • 24202
  • 24201
  • 24199
  • 24198
  • 24197
  • 24194
  • 24193
  • 24192
  • 24191
  • 24189
  • 24188
  • 24186
  • 24185
  • 24183
  • 24244
  • 24243
  • 24241
  • 24238
  • 24236
  • 24235
  • 24234
  • 24231
  • 24229
  • 24228
  • 24227
  • 24225
  • 24224
  • 24223
  • 24221
  • 24219
  • 24218
  • 24217
  • 24216
  • 24266
  • 24264
  • 24260
  • 24258
  • 24254
  • 24252
  • 24250
  • 24246
  • 24248
  • 24256
  • 24263.

A far scattare l'allarme era stata l'intossicazione di una bimba di Cortina. Come racconta Prima Belluno, la piccola si era sentita male dopo aver mangiato il formaggio ed è stata ricoverata.

In un primo momento le sue condizioni sembravano serie, poi la situazione è progressivamente migliorata sino alle dimissioni.

Cosa fare se lo avete acquistato

Come sempre l'indicazione è di controllare il numero di lotto (tutti gli altri si possono consumare senza rischi) e nel caso corrisponda a quello oggetto del richiamo evitare di consumarlo e riportarlo presso il punto vendita dove avete effettuato l'acquisto per chiedere il rimborso o la sostituzione.

Cosa è l'Escherichia coli STEC

L'Escherichia coli è un germe appartenente alla famiglia delle Enterobacteriaceae, famiglia che include un numero ampio di specie batteriche, il cui habitat naturale è rappresentato dall’intestino dell’uomo e di ALCUNIanimali. Alcuni ceppi di Escherichia coli, definiti “produttori di Shiga-Tossina” o “verocitotossici” (STEC o VTEC), sono agenti zoonosici in grado di produrre tossine pericolose per la salute umana, inducendo una grave forma di diarrea emorragica.

Inoltre, una possibile complicazione (5-10% dei casi) a seguito di una infezione da STEC, frequente soprattutto nei bambini, è la sindrome emolitica-uremica (SEU), malattia che si caratterizza per una grave insufficienza renale acuta (spesso è necessario ricorrere alla dialisi), oltre che da anemia e piastrinopenia (ridotto numero di piastrine) e che in alcuni casi (circa il 20%)si rivela fatale. Gli STEC possono appartenere a differenti sierotipi (ne esistono più di un centinaio), ma la gran parte dei casi di infezione riportati nell’uomo risultano causati da E. coli appartenenti a 5 sierotipi (O157, O26, O111, O103 e O145).

I bovini rappresentano il più importante serbatoio naturale di STEC, frequentemente presenti anche in altri ruminanti domestici e selvatici (pecore, capre, cervi, caprioli, ecc), spesso senza causare alcun sintomo di malattia evidente.

Clicca qui per tutte le allerte alimentari.

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