Cosa cambia

Esame di Maturità 2025: decisivi il voto in condotta e alternanza scuola-lavoro

Tutte le novità degli esami di quest'anno che prenderanno il via il 18 giugno

Esame di Maturità 2025: decisivi il voto in condotta e alternanza scuola-lavoro
Pubblicato:

Mancano poco più di due mesi alla Maturità e in questo 2025, l'esame di Stato porterà con sé alcune novità importanti che riguardano la valutazione degli studenti.

Fondamentale diventa il voto in condotta e il completamento dei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l'Orientamento (PCTO), ex alternanza scuola-lavoro.

Maturità 2025, cosa cambia

A firmare l'ordinanza che definisce i criteri per lo svolgimento dell'esame è stato il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara che ha delineato le nuove modalità di ammissione e valutazione per la maturità.

Il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe
Giuseppe Valditara

Una delle principali innovazioni riguarda il voto in condotta che d’ora in poi avrà un peso determinante per l'ammissione e per il voto finale.

Infatti, per essere ammessi all'esame di Stato, gli studenti dovranno avere almeno un voto in condotta pari a 6. Se la valutazione del comportamento è inferiore, lo studente non sarà ammesso. Se invece il voto in condotta è proprio 6, sarà richiesto un elaborato critico sul tema della cittadinanza attiva e solidale che dovrà essere discusso durante il colloquio orale.

L'importanza del voto in condotta

Ma le novità non finiscono qui. Soltanto gli studenti che avranno ottenuto un voto in condotta pari o superiore a 9 potranno beneficiare del punteggio massimo per quanto riguarda il credito scolastico.

Il comportamento, quindi, diventa non solo un aspetto educativo ma anche un fattore determinante nella valutazione finale, contribuendo a rendere centrale la responsabilità individuale tra i giovani.

Altro requisito fondamentale è il completamento dei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l'Orientamento (PCTO), noti precedentemente come alternanza scuola-lavoro. Gli studenti devono aver completato almeno il 75% delle ore previste.

Esami al via dal 18 giugno

Per quanto riguarda l’esame di Stato, la prima prova scritta si terrà il 18 giugno 2025 alle 8.30. La seconda prova scritta seguirà il giorno successivo, 19 giugno 2025, e riguarderà le discipline specifiche per ogni indirizzo di studi.

Ad esempio, al Liceo Classico si svolgerà la prova di Latino, al Liceo Scientifico quella di Matematica e così via. Ogni indirizzo avrà prove scritte personalizzate che saranno caratterizzate da tracce ministeriali declinate in base al curriculum scolastico.

Per alcuni indirizzi, come ad esempio quelli degli Istituti Professionali, è prevista una prova integrata che mira a valutare le competenze acquisite nel corso dell'intero percorso di studi.

Come saranno formate le commissioni

Una settimana dopo le prove scritte, avrà inizio il colloquio orale durante il quale gli studenti dovranno anche affrontare domande multidisciplinari e una discussione sul PCTO.

Le commissioni esaminatrici saranno composte da un presidente esterno, tre commissari esterni e tre commissari interni, scelti tra i docenti del consiglio di classe con l'esclusione dell'insegnante di Educazione Civica.

Una novità importante è che non potranno essere nominati commissari esterni i docenti che abbiano parentela con i candidati entro il quarto grado.

I requisiti fondamentali

Riassumendo, per essere ammessi all’esame di maturità, i candidati interni devono soddisfare alcuni requisiti fondamentali:

  • Frequenza di almeno 3/4 del monte ore complessivo
  • Partecipazione alle prove INVALSI
  • Completamento dei PCTO (minimo 75% delle ore previste)
  • Voto minimo 6 in tutte le discipline e in condotta

Per i candidati esterni è previsto invece un esame preliminare che si terrà nel mese di maggio  e che servirà a verificare la preparazione complessiva, insieme all'attestazione dei PCTO o attività assimilabili.

Le parole del ministro Valditara

Con queste riforme, il ministro Giuseppe Valditara ha sottolineato l'importanza di una scuola che non solo insegni, ma che educhi al rispetto e alla responsabilità.

"Valorizzare il comportamento degli studenti è fondamentale per ristabilire il principio della responsabilità individuale", ha affermato, auspicando una scuola che premi il merito e prepari i giovani ad affrontare il futuro con consapevolezza.

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali