RUBRICA

Emozioni, la bussola nascosta del nostro benessere

Nel mental coaching non sono “buone” o “cattive”, ma segnali interni preziosi

Emozioni, la bussola nascosta del nostro benessere

Rabbia, paura, tristezza, ansia sono emozioni che spesso vorremmo non provare, perché scomode, ingombranti, difficili da gestire.

Eppure, sono proprio queste emozioni a raccontarci chi siamo, cosa ci serve e dove stiamo andando.

La bussola nascosta del nostro benessere

Nel mental coaching non si parla di emozioni “buone” o “cattive”, ma di segnali interni preziosi.

La paura ci protegge, la rabbia difende i nostri confini, la tristezza elabora i distacchi, la gioia indica ciò che ci nutre. Il problema nasce quando ignoriamo ciò che sentiamo o lo giudichiamo.

Cresciamo spesso senza un’educazione emotiva e non sappiamo dare un nome a quello che proviamo, né accoglierlo. Il coaching aiuta a riconoscere le emozioni, ad ascoltarle senza subirle, a usarle come leve di consapevolezza. Le emozioni sono diverse dai sentimenti: le emozioni sono reazioni immediate, i sentimenti sono emozioni pensate, interpretate, più durature.

Una domanda semplice può aprire una via nuova:

“Cosa mi sta chiedendo questa emozione?”

Ogni emozione porta con sé un bisogno che può essere di sicurezza, di rispetto e di cura. Imparare a rispondere a questi bisogni ci rende più liberi e più autentici. Sentire non è debolezza, è coraggio, è presenza ed è il primo passo per trasformare il caos interiore in direzione.

Vassiliki Tziveli

Vassiliki Tziveli

Vassiliki Tziveli è giornalista e mental coach e cura una rubrica fissa su tutti i 51 settimanali del gruppo editoriale Netweek (più di 400mila copie settimanali in 4 regioni italiane: Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia e Liguria) oltre al nostro quotidiano online nazionale.

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