Eccoci qua, stanotte si cambia l'ora: più luce e un occhio al portafoglio
Si cambiano le lancette fino a fine ottobre ma rimane aperto il tormentone di chi non vorrebbe cambiare più
Due volte all'anno. Un appuntamento ormai canonico per gli italiani.
Un appuntamento che con gli anni si è prestato non solo al dibattito tra favorevoli e contrari, ma anche al proliferare di battute e vignette anche grazie all'eccezionale forza mediatica delle piazze virtuali.
Questa notte, tra sabato 30 e domenica 31 marzo 2024, entrerà infatti in vigore l'ora legale.
Si spostano in avanti le lancette
Tradotto, si avrà un'ora di luce in più e si dormirà un'ora in meno.
Alle 2 bisognerà infatti spostare le lancette dell'orologio un'ora avanti. La misura sarà in vigore fino al 27 ottobre quando si tornerà a quella solare.
L'ora legale sfrutta infatti meglio la luce solare durante le giornate più lunghe di primavera ed estate e permette di ridurre il consumo di energia elettrica.
Ma da anni in Italia e non solo è vivace il dibattito, ovvero si discute sulla necessità di eliminare questo passaggio, dall'ora solare a quella legale e viceversa.
L'impatto su consumi, risparmi e ambiente
Secondo le stime di Terna, la società che gestisce la rete elettrica di trasmissione nazionale, durante i sette mesi di ora legale l’Italia risparmierà circa 90 milioni di euro, grazie a un minor consumo di energia elettrica pari a circa 370 milioni di kWh.
Senza contare il beneficio ambientale, quantificabile nella riduzione di circa 170 mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica in atmosfera.
Ora legale e salute, il dibattito
Ma come detto, da anni si discute sulla necessità di eliminare questo passaggio, dall'ora solare a quella legale e viceversa.
Per molti andrebbe mantenuta tutto l'anno (in particolare per gli effetti positivi della luce sia come rendimento nello studio e nel lavoro, sia per il comportamento umorale soprattutto nel pomeriggio) non andando però di fatto a incidere due volte all'anno sull'organismo dell'essere umano e sui suoi ritmi cronobiologici.
Mantenendo l'ora legale in vigore sempre, adottando dunque un sistema orario "fisso" si andrebbe a evitare lo stress causato dai piccoli squilibri del ciclo sonno-veglia causato dallo spostamento delle lancette che tornerà a condizionare gli italiani a ottobre.
Il dibattito in Parlamento
In effetti, i deputati del Parlamento Europeo avevano votato per porre fine al cambio stagionale dell’ora a partire dal 2021.
La questione è rimasta però in stand by soprattutto dopo l'arrivo della pandemia Covid.
Ecco perché l'Italia e gli altri Stati membri dell'Unione Europea non si sono ancora mossi in questa direzione e di fatto la direttiva sull'ora legale non è stata più ripresa dagli europarlamentari.