Aveva 84 anni

E' morto Maurizio Costanzo, il re dei talk show

Un pezzo di storia della televisione, ma anche scrittore, regista e sceneggiatore. I quattro matrimoni, la tessera della P2 e i "tormentoni"

E' morto Maurizio Costanzo, il re dei talk show
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Di lui si potrebbe scrivere di tutto. Giornalista, scrittore, conduttore, padre e re dei talk show. In due parole... Maurizio Costanzo. E' morto venerdì 24 febbraio 2023 uno dei pilastri della storia televisiva italiana: aveva 84 anni.

E' morto Maurizio Costanzo

Nato a Roma il 28 agosto 1938, Costanzo ha firmato decine di programmi radiofonici e televisivi, ma anche libri e commedie teatrali. I primi successi risalgono alla metà degli anni Settanta, quando in Rai conduce Bontà loro. Ma la popolarità assoluta arriva poco dopo, nel 1982, quando Mediaset (allora Fininvest) gli affida un talk che porta il suo nome, il Maurizio Costanzo Show, che entra nelle case degli italiani e diventa trampolino di lancio per molti (Vittorio Sgarbi, Vladimir Luxuria, Daniele Luttazzi, Giobbe Covatta, Enzo Iacchetti, solo per dirne alcuni, ma l'elenco sarebbe lunghissimo).

Una vita in Tv (e non solo)

Ma la sua vita è andata anche oltre la televisione. Costanzo era anche sceneggiatore, regista e scrittore: è stato autore di numerosi libri, tra i quali Chi mi credo di essere (2004, in collab. con G. Dotto), E che sarà mai? (2006), La strategia della tartaruga (2009), Sipario! 50 anni di teatro. Storia e testi (2015), Vi racconto l'Isis (2016) e Smemorabilia. Catalogo sentimentale degli oggetti perduti (2022).

I quattro matrimoni: da Lori Sammartino a Maria De Filippi

Maurizio Costanzo è stato sposato quattro volte. Il primo matrimonio fu con la fotoreporter Lori Sammartino nel 1963. Testimone di lui fu Raimondo Vianello.

Nel 1973 sposò la giornalista Flaminia Morandi e nel 1989 Marta Flavi. Nozze che durarono poco più di un anno e finirono in modo piuttosto burracoso.

Sempre nel 1989 conobbe Maria De Filippi, con la quale iniziò una relazione dopo il divorzio dalla Flavi.

La tessera della P2

Nel 1980 viene coinvolto nello scandalo del ritrovamento della lista degli aderenti alla loggia massonica P2. La sua tessera è la numero 1819 (il suo fascicolo il numero 626) con la qualifica massonica di maestro. Inizialmente nega con decisione l'appartenenza alla loggia (sebbene solo pochi mesi prima avesse fatto sensazione una sua intervista a Licio Gelli, pubblicata sul Corriere della Sera), poi sostiene di essere stato iscritto a sua insaputa, infine ammette la sua partecipazione in un'intervista a Giampaolo Pansa, rilasciata a  Repubblica.

"Boni, state boni" e la "camicia coi baffi"

A lui sono legati anche numerosi "tormentoni". Il suo "Boni, state boni" con cui calmava gli animi troppo accesi nei suoi show, e la "camicia coi baffi", quando fu testimonial della marca di camicie Dino Erre Collofit.

Il ricordo del presidente della Regione Veneto Luca Zaia:

"Esprimo il mio dolore per la morte di Costanzo – prosegue il Governatore – un personaggio che ho avuto la fortuna di conoscere. Lo ho sentito non più tardi di qualche mese fa per un’intervista di presentazione del mio libro".

Anche il sindaco di Bergamo Giorgio Gori ha voluto ricordarlo. Gori è stato direttore di Canale 5, rete che trasmetteva il Maurizio Costanzo Show, dal 1991 al 1997 e poi ancora dal 1999 al 2001. La seconda volta aveva preso il posto proprio di Costanzo.

"La scomparsa di Maurizio Costanzo mi addolora molto - ha scritto oggi Gori su Twitter -. Siamo stati amici, colleghi, e con me è sempre stato prodigo di consigli competenti e affettuosi. Un abbraccio a Maria e ai suoi figli".

 

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