tra l'affetto dei suoi cari

E' morta Sandra Milo: la musa di Fellini si è spenta a 90 anni

A renderlo noto la famiglia

E' morta Sandra Milo: la musa di Fellini si è spenta a 90 anni
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È morta l'attrice Sandra Milo: aveva compiuto 90 anni nel 2023. A darne notizia la famiglia, che è stata vicina alla donna negli ultimi istanti, secondo i suoi desideri.

Sandrocchia, come l'aveva soprannominata Federico Fellini per il quale è stata una musa, è stata una delle attrici più popolari del cinema italiano. Negli ultimi anni Milo aveva prestato la propria popolarità e simpatia anche al piccolo schermo.

E' morta Sandra Milo

Sandra e Federico, Fellini e Milo. Il nome dell'attrice da sempre è stato accostato al cineasta che in lei aveva trovato ispirazione continua, sedotto da quella "saggia ingenuità".

Ed è sicuramente con le parole del cineasta che Milo vorrebbe essere ricordata, in un'intervista Fellini ne aveva riassunto lo spirito ingenuo ma lucido:

“La Sandra vive con quell’atteggiamento del vediamo come va a finire. Un distacco giusto, che è sintomo di una grande saggezza interiore”.

Lei, in occasione dei 30 anni della morte del cineasta, soltanto pochi mesi fa, aveva così commentato quella lunga storia d'amore e professionale che li aveva visti legati:

"Per me vogliono dire poco, è come se Federico non se ne fosse mai andato, io ogni tanto ci parlo e mi sembra che mi risponda, che sia ancora qui, presente. L'amore a certi livelli diventa eterno".

Ma Sandrocchia, come il regista l'aveva soprannominata, con il suo modo lieve di intendere la vita, non è stata soltanto una musa felliniana.

L'infanzia in povertà, la carriera da diva

Sandra, al secolo Salvatrice Elena Greco, trascorre l’infanzia in Toscana, in un paesino di campagna nella provincia di Pisa:

"Eravamo io, mia sorella, mia mamma e mia nonna, sfollate durante la guerra, non avevamo niente, neanche da mangiare. A valle c’era un campo di grano maturo che nessuno aveva raccolto perché minato dai tedeschi: d’un tratto mia mamma prende forbici e sacchi: decide di andare".

Nonostante la paura costante di morire e i morsi della fame, Salvatrice fa buon viso a cattivo gioco: dopo un matrimonio lampo, altrettanto frettolosamente annullato, e il dramma della perdita di un figlio, si trasferisce a Milano. E diventa Sandra.

Il primo film a al fianco di Totò ne "Lo Scapolo". E da quel momento è un crescendo che la portò anche al Nastro d'Argento per la sua interpretazione in Giulietta degli Spiriti...manco a dirlo, di Fellini.

Nel 2021 il David di Donatello alla carriera.

Una vita sentimentale burrascosa (ben 4 matrimoni). In mezzo anche l'amore per Fellini:

"Io mi innamoro subito, lui no. Mi dà il primo bacio a Cinecittà, in un camerino, e io svengo. Diciassette anni di relazione clandestina. Non abbiamo mai dormito insieme. Ci vedevamo di giorno, nei suoi vari studi che ha cambiato. Alla fine mi propose di lasciare tutto e andarcene noi due in America, ma rifiutai per paura che poi se ne pentisse e il nostro amore si potesse rovinare".

Ironia e carattere

Di sè stessa aveva detto "non sono mai stata fedele, non capisco la fedeltà". Sapeva che per la religione era considerata una peccatrice, ma lei si vedeva in Paradiso. Chissà se è andata così.

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