Un vero colpo di scena

Dopo 9 anni di fidanzamento, lei si fa suora di clausura e lui prete (ma non si sono persi di vista)

Paola e Angelo si sono fidanzati da adolescenti: dopo una lunga storia d'amore le loro vite hanno preso strade diverse, ma molto simili

Dopo 9 anni di fidanzamento, lei si fa suora di clausura e lui prete (ma non si sono persi di vista)
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E' una storia particolarmente curiosa quella che ha riguardato Paola e Angelo, originari di Portici (Napoli). Dopo essersi conosciuti da adolescenti, hanno vissuto un fidanzamento durato nove lunghi anni. Una volta giunti a un passo dal matrimonio, tuttavia, la loro vita è cambiata completamente: lei ha preso i voti per diventare suora di clausura, mentre lui si è fatto prete. A raccontare per filo e per segno la loro vocazione è stato proprio Angelo, o per meglio dire don Angelo.

Da "promessi sposi" a suora e prete: la storia di Paola e Angelo

Dovevano essere "promessi sposi", per citare il celebre romanzo di Manzoni, ma alla fine la vita ha riservato loro un epilogo completamente diverso. Quella di Paola e Angelo è una storia particolarmente curiosa. Dopo nove anni di fidanzamento, nato da adolescenti nell'ambiente della parrocchia di Portici (Napoli), che sarebbe dovuto culminare con il matrimonio, le loro strade si sono divise per abbracciare una vita nuova.

A raccontarne tutti i dettagli è stato su Facebook Angelo Ragosta, o per meglio dire don Angelo Ragosta. Sì perché il 21 aprile 2013, dieci anni fa, è stato ordinato sacerdote dall'allora cardinale Sepe. Una scelta forte quella di Angelo, il quale, per seguire la chiamata di Dio, ha messo fine alla sua storia d'amore con Paola. A rendere però ancora più sorprendente questa vicenda è il fatto che, poco prima del suo nuovo percorso spirituale, lei sia entrata in clausura nel monastero del Carmelo ai Ponti Rossi a Napoli.

Qui di seguito il racconto, per filo e per segno, del loro fidanzamento:

"Ecco l'opera del Signore: una meraviglia ai nostri occhi. Salmo 117. Dovevamo sposarci e invece… Qualcuno me lo ha chiesto e quindi scrivo per condividere con voi tutti e per dare gloria a Dio. Ci provo a raccontare quello che Dio ha 'combinato' nella mia vita. Partiamo da quello che sono, sacerdote da quasi 10 anni, il 21 aprile 2013 venivo ordinato presbitero dall’allora cardinale Sepe nella cattedrale di Napoli. Fino a qui sembra quasi tutto nella norma se non fosse per il fatto che la mia ex fidanzata, Paola, siamo stati insieme nove anni, è entrata in clausura nel monastero del Carmelo ai Ponti Rossi a Napoli. A detta di qualcuno dopo che ha conosciuto te ha pensato meglio andarsi a chiudere se sono tutti così ma su questo bisognerebbe chiedere a lei… Comunque adesso è monaca di clausura, carmelitana scalza, con il nome di suor Maria Giuseppina dell’Amore incarnato, io entravo in seminario e lei in clausura.

Ci siamo fidanzati o messi insieme come si diceva ai nostri tempi, precisamente il 29 dicembre del lontano 1996, io 16 anni e lei 15, due pargoletti insomma. Il primo anno come sempre tra tira e molla, veramente venivo mollato sempre io eh, comunque dopo il primo siamo poi filati lisci fino all’ottobre del 2005, quasi nove anni. Nel 2001 sono partito per il servizio militare e una volta terminato da lì in poi sono sempre stato fuori per lavoro, in Toscana come elettricista industriale. Gli anni passarono in fretta e verso gli ultimi arrivò nella parrocchia vicino casa di Paola un viceparroco giovane, don Michele Madonna, attualmente parroco nella parrocchia S. Maria di Montesanto a Napoli, che ci ha fatto incontrare con Gesù vivo. Aveva un mantra: ragazzi chiedete a Dio cosa ha pensato per voi, qual è il suo sogno su di voi! Trascinava e trascina ancora tutti, piccoli e grandi, uno che davvero ci crede, uno che davvero spende la sua vita per Gesù.

Comunque noi avevamo messo in cantiere di sposarci ma Dio stava per cambiare leggermente le carte in tavola, giusto un poco. Il matrimonio si era programmato, si stava cercando casa e preparando per tempo un po' tutto quello che serviva, Paola nel mentre studiava economia. Invece proprio quando fu trovata la casa, vengo lasciato l’ennesima volta. Questo perché andammo al convegno del rinnovamento a Rimini e Dio fece capire a lei che la voleva sua. Ma Paola non riusciva ad accettarlo, infatti mi lasciò, come detto, una prima volta a maggio, ma rifacemmo pace poiché lei non riusciva a dire sì a Dio. Pensava 9 anni erano pur sempre 9 anni, ma ad ottobre invece Dio vinse e mi lasciò definitivamente.

Ovviamente non è stata una passeggiata ma con grande stupore dopo il primo periodo abbastanza tosto ci fu poi un’amicizia che nessuno riusciva a spiegarsi forse nemmeno noi, d’altronde dopo quasi nove anni insieme era un po' inusuale la cosa, si usciva anche da soli e le persone che ci conoscevano ci chiedevano: ma come fate? Per noi era quasi naturale o soprannaturale e in questo fu di grande aiuto e sostegno Dio per mezzo di padre Michele. Ricordo ancora quando una sera appunto padre Michele mi chiese: Angelo cosa fai stasera? Io risposi: esco con Paola, andiamo a cena fuori. Lui: che bello! Nei 9 anni che siamo stati insieme i suoi genitori mi hanno sempre trattato come un figlio e anche dopo il rapporto è rimasto ottimo come pure ora, tanto che ogni volta che mi incontrano per strada, la prima domanda è: quando passi a casa? E si ricordano ancora il mio piatto preferito, infatti poi termina la domanda: ti preparo… Abbiamo poi ricevuto insieme un sacramento ma fu quello della cresima il 1 maggio del 2006. Comunque con la cresima si “scatafascia” tutto per me, io continuavo la mia vita lavorando ma nel cuore divento inquieto. Continuavo a lavorare, avevo uno stipendio, uscivo con altre ragazze ma tutto era insapore, tutto non mi bastava, avevo tutto eppure non ero felice.

Finché una sera in Toscana, dopo aver pregato i vespri, faccio la fatidica domanda a Dio con la quale padre Michele ci aveva tartassati, insomma gli chiedo: ma perché io sto sulla faccia della terra? Che vuoi da me? Apro la Bibbia a caso e devo fare ora una precisazione, apro la Bibbia, quella Bibbia che mi ha regalato il mio padrino di cresima che scelsi in parrocchia, e lui invece di farmi uno dei tanti regali inutili, mi regalò una Bibbia, quindi se oggi sono prete è anche grazie a lui, Gianluigi Perna oggi diacono, il padrino, scelto nella comunità dove frequentavo e con il quale ancora ci sentiamo e ci vediamo quando possibile. Dicevo ho aperto la Bibbia a caso, una delle sole due/tre volte che l’ho fatto nella mia vita, ed esce questa parola: Mi fu rivolta la parola del Signore: 'Prima di formarti nel grembo materno, ti conoscevo, prima che tu uscissi alla luce, ti avevo consacrato (Ger1,4-5)', su questo passo inizio il discernimento.

Entro in seminario a 26 anni, a 33 ordinato presbitero. Ed oggi, ogni qual volta sono a Napoli, dato che sono all’estero come servizio pastorale per le comunità italiane, passo al monastero da lei, e la routine non è cambiata. Da fidanzati mi beccavo le ramanzine e me le continuo a beccare pure da prete!

Ps: il tutto è stato vagliato meticolosamente da suor Maria Giuseppina per avere il suo benestare, onde evitare altra ramanzina e incorrere nella scomunica latae sententiae...".

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