l'omelia shock

Don Giuseppe Agnello, il prete No vax che parla di "pandemia voluta dai potenti" e che paragona i tamponi al pizzo

Le uscite complottiste del cappellano dell'ospedale di Sant'Agata di Militello.

Don Giuseppe Agnello, il prete No vax che parla di "pandemia voluta dai potenti" e che paragona i tamponi al pizzo
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Chi è don Giuseppe Agnello? Sino a qualche giorno fa probabilmente nessuno, tranne i fedeli della sua parrocchia e di quelle che ha frequentato nel corso della sua carriera ecclesiastica, ne aveva sentito parlare. Ma ora è diventato una "star" dell'universo No vax. Perché? Per le sue omelie, in cui parla del Great reset e di una "pandemia voluta dai potenti" e che paragona i tamponi al pizzo.

Don Giuseppe Agnello, il prete No vax

La chiesa da qualche tempo sta facendo i conti con un nugolo di sacerdoti No vax. Primo tra tutti monsignor Carlo Maria Viganò, ma come lui ci sono molti altri preti "di periferia" che propagandano idee anti-vacciniste.

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Tra costoro nelle ultime ore è assurto alla notorietà don Agnello, cappellano dell'ospedale di Sant'Agata di Militello, in provincia di Messina, che in un'omelia pubblicata su YouTube si è lasciato andare a considerazioni molto pesanti sui "potenti del mondo", sul "Great reset" e sui tamponi, paragonati (decisamente in modo improprio) al pizzo pagato alla mafia.

QUI IL VIDEO DELL'ULTIMA OMELIA (IL PASSAGGIO DEDICATO AI VACCINI E' DAL MINUTO 6'30"):

"Le bugie ci stanno portando lontano dal regno di Dio e gli uni dagli altri, divisi in categorie in vista del Great reset. I potenti della terra ci fanno credere che dipende da noi uscire fuori dalla cosiddetta pandemia, e invece dipende da loro perché loro l'hanno pianificata. Ci hanno fatto credere di essere interessati alla nostra salute ma penso che abbiate capito tutti che sono interessati solo ai soldi. Gonfiano alcuni dati per mantenere alta la paura e ne nascondono altri sulle cure domiciliari che hanno evitato il ricovero e la morte di chi ha preso il Covid, ma ha avuto la fortuna di trovare medici in prima linea e non la sfortuna di linee telefoniche intasate. Ci forniscono con la propaganda una soluzione che doveva  far raggiungere l'immunità di gregge, ma siamo punto a capo".

"Fanno discorsi meravigliosi contro tutte le mafie, le forme di violenza e di sfruttamento, eppure hanno sospeso lo stipendio di ottimi  lavoratori perché non hanno voluto scegliere la loro imposta soluzione.  Hanno reso legale il pizzo - voglio dire il tampone - per chi è sano e onesto e vuole andare a lavorare e non hanno dato un lavoro a chi vive con il reddito di cittadinanza".

Il sindaco prende le distanze

Il sindaco di Sant'Agata di Militello Bruno Mancuso ha preso nelle ultime ore le distanze dalle posizioni del sacerdote, chiedendo anche una presa di posizione della Curia.

"Mi sono sentito immediatamente con la Curia Vescovile di Patti, con la quale ci lega storicamente un profondo spirito collaborativo oltre che la condivisione in particolare dell’importanza della vaccinazione, ed ho avuto rassicurazioni circa la dovuta attenzione con la quale si sta già valutando la questione".

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